Sport, 13 ottobre 2019

Montagne russe in Leventina, con vista sulla Champions e con la paura per Zwerger

Fine settimana da rompicapo per l’Ambrì che ha rischiato anche di subire la rimonta dal Rapperswil dopo il KO di Zugo. Le condizioni dell’attaccante austriaco preoccupano e non poco

AMBRÌ – 3 punti in un weekend, tenendo conto della trasferta slovacca e dell’impegno complicato alla Bossard Arena di venerdì, possono essere accettati senza battere troppo ciglio in casa Ambrì, ma ancora una volta la tanto desiderata costanza richiesta da Luca Cereda fa fatica a prendere piede. Se a tutto ciò si aggiunge anche il preoccupante infortunio di Zwerger, ecco che il fine settimana diventa un po’ più opaco.

La sconfitta di Zugo non deve preoccupare più di tanto, certo gli errori sono stati tanti e le penalità troppe, la sterilità offensiva è stata palese ma contro questi Tori e contro questo scatenato Hofmann, capace di mettere a referto 9 punti nelle ultime 3 partite (cosa pazzesca, ndr), la caduta era da mettere in preventivo. Da una parte c’era una squadra che ha come unico obiettivo quello di salire a fine campionato sul tetto svizzero, dall’altra ce n’era una che vuole puntare a ripetere ciò che ha fatto lo scorso anno – qualificarsi
ai playoff – dovendo rinunciare al miglior giocatore della passata stagione, Kubalik.

La reazione, infatti, sabato è arrivata sul ghiaccio amico contro quel Rapperswil capace di imporsi 24h prima in rimonta contro il Berna nonostante l’assenza di Cervenka. Sul 3-0 la sfida sembrava chiusa a tripla mandata, ma ancora una volta la mancanza di costanza ha rischiato di farsi sentire: per fortuna che Manzato ha fatto gli straordinari e sia riuscito a mettere la museruola ai san gallesi, ma sul 3-2 in Leventina si è iniziati a tremare. Un tremolio che è diventato rumoroso e preoccupante al momento dell’infortunio di Zwerger che rischia di mettere davvero in difficoltà una squadra che non solo deve lottare per risalire la classifica, ma che mercoledì si giocherà le sue carte per continuare il suo cammino in Europa.

Sempre che martedì (ma che bello il calendario della Champions Hockey League….) Färjestad e Monaco non facciano il classico biscotto…

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