Sport, 01 ottobre 2019
Ecco il derby, è sempre una questione di cuore
Questa sera alla Valascia si gioca la prima sfida della stagione
AMBRÌ/LUGANO - Che il derby di hockey faccia ormai parte della cultura e della tradizione ticinese non lo diciamo soltanto noi ma anche gli “amici” d’Oltre Gottardo, che da anni ci guardano con un pizzico di invidia. Sì, perché questo scontro “fra mai parenti”, fra realtà agli antipodi e tifoserie che si detestano cordialmente (si fa per dire…), lo vorrebbero loro.
Zurighesi, bernesi o romandi, le cui sfide stracittadine o cantonali non hanno nemmeno la metà del pathos e del fascino di un nostro Ambrì-Lugano o Lugano-Ambrì che dir si voglia. Il derby, dunque. Numero 228 secondo il valido Brenno Canevascini, assoluto re delle statistiche hockeistiche biancoblù. Numero 229 secondo chi crede che anche la sfida di Coppa Svizzera del 1964 debba entrare in linea di considerazione. Poco male, perché in fondo le tabelle, le cifre e i numeri non dicono tutto di questa lunga, colorita ed estenuante sfida che ci ha regalato emozioni, entusiasmo, rabbia, dolore, sofferenza e gioie tremende. E a volte ci ha pure fatto vergognare.
Martedì sera toccherà alla Valascia inaugurare la serie di questa nuova stagione. Di sicuro si giocheranno sei derby ma la serie potrebbe anche non finire lì…
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Il primo conterà soprattutto per il morale e l’autostima e per capire a che punto sono le due storiche rivali, il cui inizio di regular season è stato piuttosto altalenante. A questo proposito, spesso si è detto che un derby possa fungere da medicina per la squadra che vi arriva in condizioni incerte. È capitato tante volte.
“Quando le cose non vanno benissimo o vanno male, questa sfida spesso e volentieri ti ricarica le batterie. Poi magari non giochi bene comunque, ma alla fine riesci a vincerlo earilanciarti”. Parole e musica di Steve Hirschi al termine di una sfida di qualche anno fa. “Quando arriva il Lugano l’adrenalina e la motivazione sale a mille” ebbe a dire Inti Pestoni, nato e cresciuto ad un tiro di schioppo dalla Valascia.
Il derby, di certo, resta una questione di cuore. Si rischia forse di cadere nelle retorica sportiva, ma è la pura verità. Nella maggioranza dei casi è la passione e la voglia di andare oltre le aspettative a fare la differenza. Ma intanto si guarda a martedì sera con grande interesse ed una certa apprensione. Tanti i quesiti sul tappeto, tante le attese. Il vento di passioni si appresta a travolgere il nostro Cantone ancora una volta.
B.C.