Svizzera, 26 settembre 2019

Bocciata l'iniziativa anti-burqa. sì al contoprogetto

"No" all'iniziativa popolare a favore del divieto generale di dissimulare il viso nello spazio pubblico e "sì" al controprogetto indiretto destinato a precisare in quali circostanze è obbligatorio mostrare il volto per identificarsi. È questa la posizione del Consiglio degli Stati, che oggi era chiamato ad esprimersi su questa questione controversa.

Alla fine l'iniziativa lanciata dal Comitato di Egerkingen, già all'origine dell'iniziativa anti-minareti, è stata respinta dalla Camera dei cantoni per 34 voti contro 9 e 2 astenuti, mentre il controprogetto è stato accolto con 35 voti contro 8 e 2 astenuti. Secondo la maggioranza dei "senatori", il testo, che prevede un divieto generale di dissimulare il volto in pubblico e ha nel mirino le donne che portano il burqa o il niqab, si spinge troppo lontano. Nel
caso in cui l'iniziativa venisse accolta, le soluzioni differenziate a livello cantonale non sarebbero più possibili. In particolare, i singoli Cantoni non potrebbero più nemmeno stabilire liberamente come procedere con le turiste da Paesi arabi che tengono il volto celato, hanno sottolineato vari oratori.

L'iniziativa, depositata il 15 settembre 2017 con 105'553 firme valide a corredo, non menziona direttamente il burqa, il niqab o altri veli islamici, ma chiede che su tutto il territorio nazionale non si possa più dissimulare il proprio volto nei luoghi pubblici. Eccezioni sono possibili soltanto per motivi inerenti alla sicurezza, alla salute, alle condizioni climatiche e alle usanze locali. Attualmente, Zurigo, Soletta, Svitto, Basilea Città e Glarona hanno respinto questo divieto, mentre il Ticino e il parlamento sangallese lo hanno approvato.

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