Sport, 02 settembre 2019

Il calcio che non vorremmo vedere: quando il tifoso minaccia il suo ex idolo

È quello che è successo ieri a Icardi, prima della sfida che l’Inter ha giocato e vinto a Cagliari: l’attaccante argentino oggi è partito verso Parigi dove si legherà al PSG

MILANO (Italia) – Tifo violento, tifo ingestibile, tifo pericoloso: sono alcuni dei mali del calcio odierno che le varie federazioni calcistiche, e non solo, cercando di fermare. Ma quando il tifoso arriva a minacciare, senza neanche troppo nasconderlo, un giocatore, allora significa che siamo arrivati al punto di non ritorno.

Mauro Icardi, sempre lui al centro della questione… al centro del mirino, verrebbe da dire, visto lo striscione minatorio comparso ieri sotto la sua abitazione a Milano, poco prima che l’Inter sfidasse e battesse il Cagliari in trasferta. “Icardi ora basta, Milano è piccola”, con le “o” disegnate come un mirino.
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L’ex capitano nerazzurro, lo sanno tutti, da mesi è in combutta con la società. Prima gli è stata tolta la fascia, poi lui ha inscenato un infortunio saltando qualche partita, poi con l’arrivo di Antonio Conte in panchina, ecco la decisione del club meneghino di metterlo ai margini della rosa, fuori dal progetto.

Da giugno ad ora in casa interista si sono vissuti 3 mesi di lotte, di frizioni, di rifiuti sul mercato, sfociati nella causa intentata dallo stesso Icardi all’Inter. Nel contempo Maurito oggi è partito verso Parigi, dove si legherà al PSG, ma lo striscione apparso ieri a Milano deve far riflettere…

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