All’interno del Politecnico, infatti, c’è Duckietown. Su ogni veicolo c’è una piccola telecamera, l’elaborazione delle informazioni avviene in un minuscolo pc, impostato per far sì che le macchinine tengano la riga gialla a sinistra e quella bianca a destra.
Captano anche i segnali dei semafori, e sanno stabilire le precedenze secondo le regole stradali.
È un modello molto semplificato rispetto a vetture realmente autonome, viene spiegato: servirebbero ben altri pc ed anche radar.
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L’idea che passa nel servizio è quella di auto autonome che integreranno i mezzi pubblici, compiendo il tragitto dall’ultima fermata del bus o del treno sino al posto di lavoro, per esempio. Al momento non è ancora un sistema abbastanza sicuro (anche se senza passeggero è impostato, per esempio, per uscire deliberatamente di strada piuttosto che investire un pedone) ma c’è ottimismo che lo diventerà presto.
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