La Lega dei Ticinesi prende atto, senza nessuna sorpresa, della decisione dei rappresentanti del triciclo euroturbo PLR-PPD-PSS (più partitini al seguito) nella Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale di respingere l’iniziativa popolare “per un’immigrazione moderata”, lanciata dall’Udc ed appoggiata dalla Lega, che chiede l’abolizione della devastante libera circolazione delle persone.
Malgrado i disastri provocati dalla libera circolazione, specialmente in Ticino, la partitocrazia insiste nel rifiutare qualsiasi correttivo. Già a fine 2016 ha cancellato la preferenza indigena votata dal popolo. Risultato: il numero dei frontalieri nel nostro Cantone è esploso, a tutto danno dei lavoratori ticinesi. Ed infatti le ultime cifre dell’Ufficio federale di statistica attestanol’impennata del numero dei permessi G nel settore terziario: addirittura 2000 in più in soli tre mesi!
Si prende quindi ancora una volta atto che il triciclo
I cittadini ticinesi, che hanno plebiscitato la preferenza indigena, si ricordino alle elezioni federali di ottobre che il triciclo PLR-PPD-PSS rifiuta di applicare quanto da loro votato, e che non perde nemmeno un’occasione per sostenere l’invasione da sud senza alcun limite né controllo.
Depositare nell’urna un Sì convinto all’iniziativa “Per un’immigrazione moderata” è ormai un’esigenza fondamentale per salvare quel che resta del mercato del lavoro del nostro Cantone e per fermare la svendita della Svizzera all’UE ad opera dei politicanti del triciclo, esponenti ticinesi compresi.
Lega dei Ticinesi
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