Svizzera, 27 luglio 2019

Dati alla francia, "i giudici federali fanno politica contro gli interessi del Paese!"

In un comunicato trasmesso ai media la Lega dei Ticinesi si è scagliata contro la sentenza del Tribunale federale (TF) che impone a UBS a trasmettere i dati di oltre 40'000 suoi clienti francesi alla Francia (vedi articoli correlati) ritenendola una decisione "inaudita" che danneggia la piazza finanziaria svizzera.

Per il movimento di via Monte Boglia i magistrati del TF con la loro decisione è stata presa " in base ad apprezzamenti di tipo politico e non giuridico" e costituisce "un pericolosissimo precedente che apre la porta all’accettazione di richieste analoghe da parte di altri Paesi", richieste che non tarderebbero ad arrivare.

Di seguito il comunicato stampa integrale:

Il TF all’attacco della piazza finanziaria svizzera. I giudici federali fanno politica contro gli interessi del Paese!

Il Tribunale federale si è prodotto in una nuova, inaudita sentenza contro la piazza finanziaria svizzera.

La decisione di obbligare UBS a comunicare alla Francia i dati personali di 40mila clienti della banca costituisce, è evidente, l’accettazione per via giudiziaria della pratica (rifiutata dal legislatore svizzero) delle “fishing expedition”.

Quella del TF è chiaramente una decisione presa in base ad apprezzamenti di tipo politico e non giuridico. Lo conferma il fatto che la Corte di Losanna si è determinata a stretta maggioranza, per 3 a 2, ribaltando una sentenza in senso contrario emessa all’unanimità dal Tribunale amministrativo federale. Dimostrazione che decidere contro la consegna dei dati alla Francia era possibile e giuridicamente sostenibile!

Ancora una volta, dunque, a danneggiare il Paese sono dei magistrati che, invece di applicare le leggi, compiono scelte politiche
non di loro competenza (alla faccia della tanto conclamata separazione dei poteri). E le compiono, fatto gravissimo e scandaloso, contro gli interessi della Svizzera, mettendosi al servizio di Stati esteri e/o di organismi internazionali che non perdono occasione per attaccare il nostro Paese e le sue risorse: come appunto la piazza finanziaria.

La decisione del TF sul caso “dati UBS alla Francia” costituisce inoltre un pericolosissimo precedente che apre la porta all’accettazione di richieste analoghe da parte di altri Paesi. Richieste che non tarderanno ad arrivare.

La piazza finanziaria elvetica – ed in particolare quella ticinese – è già stata falcidiata dalle scellerate politiche di cedimento ad oltranza dell’ex Consigliera federale Widmer Schlumpf, eletta da PS e PPD. Queste politiche, appoggiate dal triciclo PLR-PPD-PSS, hanno portato alla perdita di migliaia di impieghi nel nostro Cantone: in genere posti di lavoro ben remunerati ed occupati da ticinesi.

La sciagurata sentenza politica del TF sul caso francese apre la strada a nuovi disastri, gravidi di conseguenze sia occupazionali che di gettito fiscale.

Ringraziamo i giudici-politicanti del Tribunale federale per essersi ancora schierati contro la piazza finanziaria svizzera e contro le persone che ci lavorano, correndo ad accodarsi alle pretese di Paesi esteri desiderosi di danneggiare la nostra economia per il proprio tornaconto.

Scandaloso in questo contesto il ruolo svolto dai soliti burocrati euroturbo dell’Amministrazione federale delle finanze, che a quanto risulta avrebbero appoggiato attivamente la pretesa francese. E tutto questo nell’imminenza del 1° Agosto.

Povera Svizzera, con simili burocrati e con simili istituzioni!

Lega dei Ticinesi


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