Ticino, 07 giugno 2019

Accordo quadro, slitta la firma. Chiesti chiarimenti all'UE

Il Consiglio federale per ora non intende firmare l'Accordo istituzionale concluso con l'Unione europea. L'esecutivo ha inviato oggi una lettera al presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, nella quale chiede chiarimenti su protezione dei lavoratori, aiuti di Stato e direttiva sulla cittadinanza europea. Nell'attesa si attende il riconoscimento dell'equivalenza della Borsa svizzera oltre la fine di giugno.

Nella missiva, firmata dal presidente della Confederazione Ueli Maurer e dal cancelliere Walter Thurnherr, il governo riafferma la sua volontà "di trovare con l'Unione europea delle soluzioni sulle questioni istituzionali e ritiene che il risultato dei negoziati sull'accordo istituzionale corrispondono in larga misura agli interessi della Svizzera". Prima di trasmettere l'accordo al Parlamento, il Consiglio federale afferma nella lettera di volere alcuni chiarimenti da Bruxelles.

Berna vuole essere sicura che le disposizioni sugli aiuti di Stato non vengano applicate in modo orizzontale all'Accordo di libero scambio del 1972. Il Consiglio federale vuole anche una sicurezza giuridica in merito ad alcune disposizioni relative alla protezione dei salari in vigore in Svizzera. Nella lettera l'esecutivo afferma inoltre esplicitamente che
"nessuna disposizione dell'accordo istituzionale potrà essere interpretata come un obbligo per la Svizzera di adottare la direttiva sul diritto dei cittadini Ue e i suoi sviluppi". Una eventuale ripresa di tale direttiva potrà avvenire solo dopo un negoziato tra le parti, precisa ancora l'esecutivo.

Nella lettera inviata a Juncker, il governo afferma ancora che, sulla base di questi elementi, è pronto a intavolare un dialogo con la Commissione europea "allo scopo di giungere a una soluzione soddisfacente per entrambe le parti". Nella missiva il governo ha anche evidenziato l'importanza di rispettare le procedure interne elvetiche al fine di godere di un solido sostegno. L'esecutivo non ha infatti nascosto che il testo attualmente "non permetterebbe di raccogliere una maggioranza".

Detto in altre parole, non supererebbe lo scoglio della votazione popolare. Il Consiglio federale intende ora coinvolgere strettamente le parti sociali e i cantoni. Lo scopo è giungere a una soluzione sui tre punti controversi che soddisfi Berna e Bruxelles in modo da poter firmare l'accordo e trasmetterlo al Parlamento. Nel frattempo l'esecutivo si aspetta che l'Unione prolunghi il riconoscimento dell'equivalenza della Borsa svizzera.

Guarda anche 

Mazzoleni (Lega) chiede più trasparenza sul personale delle aziende sussidiate

TICINO – "I cittadini ticinesi hanno diritto di conoscere l’impatto occupazionale delle imprese che beneficiano di risorse cantonali". Con queste...
29.04.2025
Ticino

Atterraggio d'emergenza a Maggia: ferite lievi per istruttore e allievo

Paura oggi poco prima delle 13 a Maggia, dove un aereo leggero è stato costretto a un atterraggio d’emergenza in un prato vicino alla chiesetta di Santa M...
28.04.2025
Ticino

Sanità ticinese: boom di medici, soprattutto stranieri. Costi fuori controllo

TICINO - In dieci anni il Ticino ha visto un'esplosione del numero di medici ammessi al libero esercizio: alla fine del 2024 se ne contavano 2'598, circa 7,25 ...
27.04.2025
Ticino

"Lugano, la notte e la sicurezza: una riflessione necessaria"

Dopo il grave episodio di cronaca che ha visto un giovane brutalmente aggredito e derubato ritrovato in un lago di sangue dal padre in pieno centro a Lugano, credo sia do...
23.04.2025
Ticino

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto