Mondo, 07 giugno 2019
Muore a 7 anni per una otite curata con l’omeopatia, condannati i genitori
Curarono il figlio malato di otite con l'omeopatia e per questo sono stati condannati a tre mesi di carcere, sospesi. È questa la sentenza che tribunale di Ancona ha stabilito nei confronti dei genitori del piccolo Francesco Bonifazi, un bambino originario di Cagli, nel centro Italia, morto a 7 anni per una otite curata con rimedi omeopatici, secondo i consigli di un medico. Il bambino era spirato all'ospedale il 27 maggio 2017, dove era arrivato in gravi condizioni. L’accusa era quella di concorso in omicidio colposo aggravato. Gli avvocati degli imputati hanno già annunciato che ricorreranno in appello contro la condanna dopo aver letto le motivazioni della sentenza che verranno depositate entro 90 giorni. Per il medico omeopata il giudice ha deciso il rinvio a giudizio e il processo per lui si aprirà il 24 settembre.
Il medico aveva consigliato prodotti omeopatici

invece degli antibiotici per lenire l'otite del bambino, otite che è poi degenerata in una encefalite. Inutile si era rivelato il trasferimento d'urgenza da Urbino, dove viveva la famiglia, all'ospedale di Ancona dove il piccolo era arrivato in gravi condizioni: sottoposto a intervento nella notte tra il 23 e il 24 maggio 2017, era deceduto tre giorni dopo. I genitori hanno sostenuto di non essere contrari alla medicina tradizionale; e che invece erano preoccupati che il figlio, soggetto a frequenti malanni, fosse continuamente sottoposto a cure antibiotiche. Le condizioni di Francesco, spiegano gli avvocati della coppia, erano “state altalenanti, tra miglioramenti e peggioramenti, tanto da non rendere pienamente percepibile la gravità della situazione”. E in tal senso, sostengono di aver portato il figlio due volte dal medico che, secondo loro, avrebbe dovuto capire l'evoluzione negativa della situazione.