Mondo, 09 maggio 2019

La Cina clona il primo cane poliziotto: ecco Kunxun

La Cina supera un’altra volta i confini dell’etica. A pochi mesi dall’annuncio della nascita dei primi bambini geneticamente modificati, tocca di nuovo agli animali. Già, perché le forze dell’ordine cinesi potranno presto contare su una schiera di cani poliziotti clonati. L’apripista per quella che si preannuncia una vera e propria rivoluzione, sottolinea Le Monde, si chiama Kunxun e ha quasi tre mesi. Dopo la pecora Dolly, spazio ai nuovi poliziotti a quattro zampe. 

La storia di Kunxun

Kunxun è una femmina di razza Kumming, lontana parente del cane lupo. È stata clonata da Huahuangma, una cagnetta poliziotta fuoriclasse nel suo genere. La “Sherlck Holmes” dei cani poliziotto ha risolto grazie al suo fiuto decine di casi complicati. Considerando la penuria di bestiole in supporto alla polizia, le autorità hanno pensato bene di clonare il loro pezzo migliore.

A sostegno degli uomini

Il risultato è più che sorprendente. Kunxun, la cui clonazione non ha presentato intoppi, è destinata a operare nella provincia dello Yunnan. Il clone canino è da poco arrivato al centro dove si sottoporrà al corso di formazione base. A sei mesi inizierà un allenamento che andrà dai tre ai cinque mesi. In questo lasso di tempo Kunxun imparerà a fiutare sostanze stupefacenti e altre attività simili. Infine, dopo i dieci mesi, sarà
pronta per scendere in campo a fianco dei colleghi umani.

Pochi cani per le forze dell’ordine

I cani poliziotto sono utilissimi alle forze di polizia. In Cina vengono usati per controllare le frontiere, scovare delinquenti, sequestrare droghe e risalire a preziose tracce per la risoluzione dei casi. Il problema è che avere cani di qualità costa caro, sia in soldi che in tempo investito nel preparare gli animali. La polizia di Pechino ha stimato in circa 35% la percentuale dei cani che non viene ritenuta idonea a entrare in azione. La cifra fa spavento considerando che formare un solo cane poliziotto costa intorno ai 66.235 euro. E non tutti, come abbiamo visto, riusciranno a superare gli esami di ammissione.

Nuovi scenari per il futuro

La Cina ha bisogno di cani poliziotto e il loro numero è sempre più basso. La sicurezza è un tema da non tralasciare e Pechino ha quindi pensato di clonare le future bestiole dagli agenti animali migliori. Con la clonazione gli scienziati sperano di preparare più cani di qualità contenendo i costi. Se l’esperimento di Kunxun dovesse andare a buon fine, la Cina è pronta a testare nuovi incroci. Tuttavia la clonazione di specie animali – figuriamoci degli esseri umani – è un argomento tabù. Gli scienziati cinesi la considerano invece una tecnica utile per vari scopi. C’è già chi parla di estendere la clonazione anche al campo dell’agricoltura e della ricerca medica.

(Via gliocchidellaguerra.it)

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