Non si placa la repressione dei cristiani nella Cina di Xi Jinping. Per uniformare la società al socialismo con caratteristiche cinesi e silenziare ogni possibile fonte di protesta, Pechino ha cambiato il suo atteggiamento nei confronti delle religioni. Spazio soltanto ai culti asserviti al Partito Comunista Cinese, ai credo – per intenderci – autorizzati, schedati e controllati dalle autorità centrali. Gli altri, quelli indipendenti, rappresentano una minaccia troppo grande. Per questo le loro attività sono osteggiate in tutti i modi. Vale per i cristiani ma anche, per esempio, per i musulmani, taoisti e buddhisti.
Il “cattolicesimo con caratteristiche cinesi”
Riguardo alla persecuzione dei cristiani, secondo AsiaNews sarebbero due i modi con i quali il governo limiterebbe la libertà di culto. I protestanti devono fare i conti la Chiesa delle Tre Autonomie, l’unica Chiesa protestante riconosciuta da Pechino nel 1951. Le sue parole d’ordine sono autogoverno, autofinanziamento e autopropaganda. Chi agisce ricorrendo alle Chiese domestiche dissidenti viene vessato e fortemente limitato. Per quanto riguarda i cattolici, la situazione è altrettanto complessa. La Chiesa ufficiale accettata dal governo è l’Associazione patriottica cattolica cinese, fondata nel 1957. Chi opera al di fuori di essa pratica attività religiosa clandestina.
Quali sono le caratteristiche del “cattolicesimo con caratteristiche cinesi“? Intanto ai fedeli è vietato mandare i minorenni al catechismo e affittare stanze per riunioni o iniziative. Inoltre, da un punto di vista architettonico, le stesse chiese devono rispondere a particolari criteri estetici, del tipo non superare una certa altezza. I dissidenti, insieme a chi infrange le disposizioni religiose, finiscono in organismi di Partito dove sono rieducati ideologicamente. I clandestini non hanno chiese o edifici visibili, quindi per portare avanti le loro attività si incontrano in luoghi di fortuna. Scantinati, boschi, appartamenti e via dicendo.
Il caso della diocesi di Fengxian
Insomma, chi non si iscrive alla’Associazione patriottica che regolamenta l’attività religiosa del rispettivo culto non può esercitare il proprio credo liberamente. Le autorità non scherzano, come hanno dimostrato in due episodi avvenuti a distanza di pochi giorni nella diocesi di Fengxiang, nello Shaanxi. Una nuova chiesa, ancora in costruzione, è stata abbattuta a Qianyang lo scorso 4 aprile nonostante alcuni fedeli abbiano cercato di proteggerla.
Lì vicino, nel distretto Taibai, sta per essere raso al suolo il santuario mariano di Mujiaping, una chiesa dedicata al Sacro Cuore di Gesù. Le cronache parlano di 600 fra funzionari e poliziotti arrivati in loco per la demolizione. Gli abitanti del posto hanno però organizzato un sit-in. Circa 200 persone si sono posizionate davanti al santuario per evitare il peggio. Perché questo accanimento? Il motivo