Come da copione, il triciclo PLRPPD- P$$, con partitini di contorno, sostiene al gran completo lo sconcio accordo quadro istituzionale che ci trasformerà a tutti gli effetti in un baliaggio dell’UE. Alla faccia della nostra sovranità, della nostra autonomia e dei diritti popolari. La partitocrazia dunque, pur di chinarsi a 90 gradi davanti a Bruxelles, è disposta a rottamare tutti i valori svizzeri.
Voto praticamente unanime
La Commissione di politica estera del Consiglio nazionale, riunitasi lunedì e martedì, ha infatti detto sì all’osceno trattato coloniale. La calata di braghe integrale è stata decisa per 16 voti a 9. Questo significa che il triciclo PLR-PPD-P$$ ha votato a favore praticamente all’unanimità.
Dopo il PLR ed il P$$, anche gli uregiatti sono dunque usciti allo scoperto: pure il PPD vuole trasformare la Svizzera in una colonia di Bruxelles.
Il partito dei manager stranieri
Il PLR già il mese scorso si era affrettato a calare le braghe sullo sconcio accordo quadro. E dire che la base del partito si era espressa contro la ripresa automatica del diritto UE e contro l’applicazione della direttiva comunitaria sulla cittadinanza. Tale direttiva, lo ricordiamo, ci obbligherebbe a mantenere tutti i migranti economici UE e ci impedirebbe di espellere i criminali stranieri, se questi sono cittadini di un qualsiasi Stato membro. In tal modo, oltre al “maledetto voto” del 9 febbraio, verrebbe gettata nel water anche la votazione popolare sull’espulsione dei delinquenti stranieri.
Ma evidentemente gli alti papaveri dell’ex partitone se ne impipano di quel che vuole la base. Il PLR ormai si fa schiacciare gli ordini dai soldatini di Economiesuisse. I quali non difendono certo gli