E naturalmente, ma tu guarda i casi della vita, la stampa di regime non fa un cip
Ennesima cappellata bernese della partitocrazia. La quale infierisce contro il Ticino anche a proposito dei premi di cassa malati: quindi su una questione della massima importanza. Per 105 voti contro 62 e 19 astensioni, la maggioranza del Consiglio nazionale, ex partitone in prima linea, ha approvato una mozione della Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati che chiede di mantenere l’attuale definizione delle regioni di premio.
A prima vista potrebbe sembrare una questione cervellotica, tecnocratica. Ma le conseguenze pratiche sono notevoli. Soprattutto per il Ticino ed i ticinesi. Approvando questa mozione, infatti, la partitocrazia ha cementato i finanziamenti trasversali tra regioni. Ossia quei travasi di fondi che fanno sì che, da ormai due decenni, i ticinesi paghino premi di cassa malati pompati rispetto ai costi sanitari effettivamente generati.
Premi pompati
In entrambe le Camere federali la partitocrazia, PLR in primis, ha deciso che l’attuale, iniqua situazione va mantenuta; e quindi che i ticinesi (e non solo loro) devono andare avanti a pagarepremi dopati! Mentre altri continueranno, con i nostri soldi, a beneficiare di premi inferiori a quel che dovrebbero essere.
Nel nostro Cantone, lo sappiamo, i premi di assicurazione malattia fuori di cranio sono uno dei principali crucci della popolazione. Assieme alla situazione disastrata sul mercato del lavoro: anch’essa provocata, ma guarda un po’, dalla partitocrazia PLR-PPD-P$$ tramite devastante libera circolazione.
Un terzo della popolazione ticinese non riesce a pagare i premi di cassa malati senza aiuti statali, e la spesa per i sussidi è alle stelle. Sicché, lo sfigato contribuente del ceto medio non solo paga (senza sussidi) i propri premi, ma con le sue imposte finanzia anche i contributi a chi ne ha bisogno.
Robin Hood al contrario
I premi salgono in media del 4% ogni anno, però il direttore del DSS è Beltrasereno. Da anni ed annorum i ticinesi vengono colpevolizzati per i premi alle stelle. L’accusa è quella di consumare troppe prestazioni sanitarie. Invece una parte della “pillola” è dovuta proprio