Signore e signori, sotto le cupole federali va in onda una nuova sconcezza, l’ennesima. Secondo la maggioranza dei politicanti della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (CIP-S) non si può (“sa po’ mia!”) espellere dalla Svizzera i terroristi se nel paese d’origine costoro rischierebbero la tortura o la morte. Per terroristi si intende ovviamente terroristi islamici.
Ricordiamo che nel Consiglio degli Stati la partitocrazia, ed in particolare kompagni ed uregiatti, spopolano: a causa del sistema di elezione, sono clamorosamente sovrarappresentati per rapporto al reale seguito popolare. I risultati si vedono e sono disastrosi.
Cittadini svizzeri in pericolo
Gli antefatti sono presto detti. Il Consigliere nazionale PPD Fabio Regazzi ha presentato una mozione che chiedeva l’espulsione dei terroristi islamici sempre e comunque. Assieme a Regazzi tre cofirmatari, due dei quali sono i leghisti Pantani e Quadri. La maggioranza del Consiglio nazionale ha approvato la mozione. Adesso arrivano i signori della CIP-S a dire njet. Eccoci dunque di fronte all’ennesima oscenità che viene propinata alla popolazione in nome del politikamente korretto e del buonismo-coglionismo.
Cosa comporta la mancata espulsione dalla Svizzera di terroristi islamici? Ovviamente, che essi rimangono sul nostro territorio, magari addirittura mantenuti dal nostro Stato sociale, col rischio – molto concreto – che organizzino delle stragi. E noi dovremmo tenerci in casa criminali altamente pericolosi perché se li rimandassimo a casa loro potrebbero rischiare di venire torturati o uccisi? Machissenefrega se questa feccia – che non ha alcun rispetto per la vita altrui - al proprio paese rischia la tortura o la pelle!
E la volontà popolare?
Adesso invece arrivano i signori della Commissione del Consiglio degli Stati, che devono essersi bevuti il cervello come aperitivo, a venirci a dire che, per salvare la buccia a terroristi pericolosi, dobbiamo mettere a rischio la vita di decine, se non di centinaia di persone oneste; e questo in casa nostra!
Altrimenti detto: secondo questi politicanti del piffero, la vita di un terrorista criminale straniero è più meritevole di protezione di quella di tanti svizzeri onesti.
E’ il colmo: i cittadini elvetici hanno votato l’espulsione dei delinquenti stranieri, e adesso la partitocrazia alla Camera dei Cantoni si arrampica sui vetri per non rimandare a casa loro nemmeno i miliziani della Jihad. Qui siamo, evidentemente, al delirio. Ci piacerebbe proprio sapere in quali altri paesi verrebbero prese decisioni del genere!
Pubblicheremo nomi e cognomi
E’ evidente che chi partorisce una bestialità quale “non possiamo espellere i terroristi se nel paese d’origine sarebbero in pericolo”, se ne deve anche assumere la piena responsabilità.
E’ quindi evidente che su queste colonne pubblicheremo nome e cognome di chi voterà contro l’espulsione dei terroristi “per