Svizzera, 15 dicembre 2018

La Francia pagherà i 300 milioni dei frontalieri entro la fine dell'anno (e qualcuno vuole sanzionare il ritardo)

In Romandia, diversi cantoni e comuni stanno ancora aspettando la retrocessione delle imposte dei lavoratori frontalieri dalla Francia. Come già avevamo scritto (vedi articoli allegati) il pagamento doveva essere stato effetuato prima del 30 giugno.


Ma finalmente qualcosa sembra muoversi. "Il capo del Dipartimento federale delle finanze (DFF) Ueli Maurer mi ha detto che la somma sarebbe stata pagata prima della fine dell'anno", ha dichiarato il consigliere di Stato Pascal Broulis all'Agenzia telegrafica svizzera, dichiarazioni riprese da "20minutes".

Per i cantoni interessati, ciò rappresenta oltre 300 milioni di franchi, di cui quasi 120 milioni per il solo Vaud. A titolo di paragone, i ristorni delle imposte dei frontalieri versati all'Italia dal canton Ticino ammontavano
nel 2018 a 82,5 milioni.

Questi ritardi sono problematici per alcuni comuni, in particolare i comuni limitrofi. Una risoluzione, un'interpellanza e un postulato sono stati presentati martedì al Gran Consiglio Vaud.

Sanzionare i ritardi

Questa non è la prima volta che queste retrocessioni si verificano in ritardo. Il cantone di Vaud propone quindi di introdurre nell'accordo sanzioni per i ritardi di pagamento.

Il Dipartimento delle finanze diretto da Maurer ha indicato che studierà l'idea, ha aggiunto Pascal Broulis. Il Consiglio di Stato ricorda che questa convenzione risale agli anni '80, quando il numero dei lavoratori transfrontalieri era ancora piccolo. "Non siamo più nella stessa situazione" conclude Broulis.

Guarda anche 

La Lega inverte la tendenza, Gufi con le pive nel sacco

Gufi ed avvoltoi sono rimasti fregati. I media di regime avevano già pronti i titoli di prima pagina su “crollo” e “sfascio” della Lega....
24.04.2024
Ticino

Una Lamborghini messa all'asta dalla polizia fa sognare gli appassionati di auto sportive

Il prossimo sabato avrà luogo un'asta eccezionale organizzata dalla polizia di Basilea Campagna a Liestal. Le autorità cantonali hanno infatti messo in ...
24.04.2024
Svizzera

Associazioni ambientaliste contestano un centro asilanti perché mette a rischio specie rare

La costruzione di un nuovo centro per richiedenti l'asilo nel canton Ginevra metterebbe a rischio delle specie rare di rane e tritoni. WWF e Pro Natura hanno infatti ...
24.04.2024
Svizzera

L'italiano non è più la terza lingua più parlata in Svizzera

Tre quarti della popolazione svizzera vive oggi in aree urbane, rispetto a un terzo 100 anni fa, indica la Statistica delle città svizzere. Tra le lingue più...
24.04.2024
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto