Sport, 14 dicembre 2018
Dai fruttini di Buffon, al flauto di Leonardo: quando l’eliminazione dà alla testa
Stanno facendo discutere le parole del dg del Milan rilasciate al termine della sfida giocata ad Atene che ha sancito l’uscita di scena dei rossoneri dall’Europa League
ATENE (Grecia) – Lo scorso aprile era stato Gianluigi Buffon, con le sue dichiarazioni relative all’operato dell’arbitro Oliver in occasione di Real Madrid-Juventus, a far discutere: il discorso sui fruttini e le patatine che avrebbe dovuto consumare invece di arbitrare e il suo “bidone dell’immondizia” al posto del cuore avevano fatto parlare. C’era chi difendeva l’allora portiere dei bianconeri, e chi lo attaccava. Questa volta tocca a Leonardo, dg del Milan.
Ancora una volta queste dichiarazioni sono avvenute a breve lasso di tempo da un’eliminazione dalle coppe europee – il Milan ieri sera è stato sconfitto per 3-1 ad Atene dall’Olympiakos e ha dovuto dire addio all’Europa League – e ancora una volta c’è chi sorride, chi è dalla parte dello stesso Leonardo
e c’è chi non accetta le sue dichiarazioni.
Leonardo, infatti, più che sottolineare i demeriti dei rossoneri, capaci di non passare il turno al cospetto degli stessi greci, del Betis Siviglia e del Dudelange, ha sottolineato i presunti errori dell’arbitro durante la gara di ieri sera e il clima vissuto all’interno dello stadio.
“Ogni volta che attaccavamo, c’era un rumore incredibile. Non so se era un flauto, una macchina, un clacson, ma ogni volta accadeva così, una cosa che non è prevista dal regolamento. Non si può disturbare così”, sono state le sue parole.
Verrebbe da chiedersi cosa avrebbe fatto Leonardo se fosse sceso in campo durante i Mondiali del 2010 quando ogni partita era accompagnata dall’insistente suono delle vuvuzela…