Avete in ogni caso il miglior attacco della Lega con 40 reti segnate…
Questo è il frutto del nostro lavoro e del nostro roster: abbiamo a disposizione quattro linee in grado di segnare, ma ovviamente tutto deve funzionare al 100%. Prendiamo ad esempio la trasferta di Friborgo: non siamo riusciti mai a far breccia, i piccoli dettagli fanno la differenza e dobbiamo sistemarli.
Lo scorso anno avete sorpreso tutti in regular season, nei playoff stavate mettendo sotto il Lugano prima di quella pazza gara-3 che ha cambiato la storia della serie, siete ripartiti alla grande: qual è il segreto di questo Bienne?
Prima di tutto il nostro organico. La stagione regolare dura 50 partite, è lunghissima… è vero, di solito magari sono le prime due linee che fanno la differenza, ma non puoi pensare che siano sempre loro a risolverti le matasse. Ecco perché è fondamentale che anche il terzo e il quarto blocco non pensino solo a difendere e a rompere il gioco avversario, ma anche ad attaccare e a segnare! Noi riusciamo a farlo anche e soprattutto grazie al nostro sistema di gioco, che si basa sul possesso del disco. Quando riusciamo a comandare le ostilità e lo facciamo girare, spesso riusciamo a fare nostre le sfide.
Guardando la vostra rosa, in effetti, si può notare che Törmänen può contare su tanta qualità. C’è un giocatore al quale provi a rubare qualche segreto?
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Ci provo sempre, ho sempre tentato di migliorarmi e di imparare dagli altri. A Bienne ci sono tantissimi giocatori dai quali posso rubare qualche dettaglio per perfezionarmi, ma se devo fare due nomi, faccio quelli di Brunner e di Rajala. Damien, quando è in fiducia e sta bene, fa cose incredibili col bastone, davvero da restare fermi ad ammirarlo. A Toni, se potessi, ruberei il tiro: è impressionante e mortifero anche in allenamento.
Questa sera ospitate un Lugano che, stando alla classifica sembrerebbe in difficoltà, ma gli ultimi due successi potrebbero avergli ridato la giusta carica…
Non possiamo fidarci di quello che dice la graduatoria in questo momento. Sono noni, è vero, ma hanno grandi potenzialità e qualità per poter arrivare tranquillamente tra le prime quattro. Noi dovremo giocare assolutamente il nostro gioco, controllare il disco, senza lasciar loro la possibilità di sfruttare le ripartenze veloci… sarà imperativo distruggere il loro sistema per non conceder loro alcuna chance.
Sfidare il Lugano per voi ha un valore particolare dopo la semifinale dell’anno scorso, o rappresenta un’avversaria come un’altra?
Un po’ tutte e due le cose. Chiaramente ci sono in ballo 3 punti che valgono tanto quanto quelli che sono a disposizione nelle sfide contro il Berna, l’Ambrì e tutte le altre, ma dopo quello che è successo la scorsa primavera… chiaramente batterli ci darebbe una piccola soddisfazione.
Cosa pensi, infine, dell’avvio di stagione dell’Ambrì?
Sono sicuramente contento per loro, Cereda evidentemente ha trovato gli equilibri giusti, anche se forse manca ancora il contributo di qualche giocatore importante. Bisogna però dire che anche l’anno scorso partirono molto forte, per poi perdersi nei mesi successivi… dovranno dimostrare di aver capito la lezione e di riuscire a tenere un buon ritmo di gioco e di punti anche nel prosieguo della stagione.
Questa sera ospitate un Lugano che, stando alla classifica sembrerebbe in difficoltà, ma gli ultimi due successi potrebbero avergli ridato la giusta carica…
Non possiamo fidarci di quello che dice la graduatoria in questo momento. Sono noni, è vero, ma hanno grandi potenzialità e qualità per poter arrivare tranquillamente tra le prime quattro. Noi dovremo giocare assolutamente il nostro gioco, controllare il disco, senza lasciar loro la possibilità di sfruttare le ripartenze veloci… sarà imperativo distruggere il loro sistema per non conceder loro alcuna chance.
Sfidare il Lugano per voi ha un valore particolare dopo la semifinale dell’anno scorso, o rappresenta un’avversaria come un’altra?
Un po’ tutte e due le cose. Chiaramente ci sono in ballo 3 punti che valgono tanto quanto quelli che sono a disposizione nelle sfide contro il Berna, l’Ambrì e tutte le altre, ma dopo quello che è successo la scorsa primavera… chiaramente batterli ci darebbe una piccola soddisfazione.
Cosa pensi, infine, dell’avvio di stagione dell’Ambrì?
Sono sicuramente contento per loro, Cereda evidentemente ha trovato gli equilibri giusti, anche se forse manca ancora il contributo di qualche giocatore importante. Bisogna però dire che anche l’anno scorso partirono molto forte, per poi perdersi nei mesi successivi… dovranno dimostrare di aver capito la lezione e di riuscire a tenere un buon ritmo di gioco e di punti anche nel prosieguo della stagione.
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