Sport, 03 ottobre 2018

Ambrì distratto e impreciso: il Lugano mette in luce i tuoi difetti

Tantissimi gli errori difensivi dei leventinesi apparsi spesso sfilacciati e impacciati: i bianconeri non si sono fatti pregare, dominando il primo derby stagionale

AMBRÌ – Il viaggio di ritorno dalla Cornèr Arena in quel di Ambrì, nonostante non sia lunghissimo, sarà stato infinito e pieno di pensieri, di rammarichi e ripensamenti da parte di Luca Cereda e di tutta la sua squadra. Sì perché il complesso leventinese visto ieri sera in quel di Lugano ha mostrato diversi passi indietro rispetto alle ultime vittorie, specie in fase difensiva.

Dovendo rinunciare ancora a Plastino, sono stati innumerevoli i dischi persi sia in fase centrale che in attacco, così come i duelli fisici, che hanno permesso ai bianconeri di agire di rimessa o di segnalare senza troppe difficoltà a parte praticamente vuota: le reti di Morini, Bertaggia (doppietta per loro), Walker e Loeffel portano tutte le firme di errori grossolani da parte di Bianchi (rientrato in tempi record) e compagni, senza nulla togliere alle ottime ripartenze e alla grande visione di gioco dei ragazzi di Ireland, abili come spesso accade a sfruttare gli errori avversari.

Alla fine il 2-6 finale è un risultato davvero pesante, forse troppo qualcuno potrebbe dire, anche perché l’Ambrì trovato l’1-3 con D’Agostini
aveva provato davvero a riaprirla, anche perché il computo totale di tiri recita 39-26 in favore dei leventinesi, ma è innegabile che Merzlikins ha fatto il suo dovere, sfoderando anche interventi incredibili e degni di nota, mentre Conz e i suoi decisamente no…

Neanche il time-out chiamato da Cereda dopo soli 6’, così come l’inserimento dell’altro ex di serata, Daniel Manzato, sono però riusciti a cambiare del tutto il volto al match: troppo importanti e palesi gli errori di posizione e di lettura del gioco, troppo ingenue le disattenzioni capitate esattamente quando il Lugano stava ripiombando nei suoi soliti errori, troppo sterile l’attacco che si è aggrappato praticamente solo a Kubalik e Zwerger, oltre a qualche idea di Hofer in powerplay.

Tutti particolari che mostrano i passi indietro mostrati ieri e che devono essere sistemati in vista della trasferta di domani all’Hallenstadion: marcature larghe, zone di pista lasciate completamente ai propri avversari, poco pattinaggio e poco spirito di sacrificio, oltre a un attacco spuntato sarebbero situazioni che in quel di Zurigo verrebbero pagate a caro prezzo.

Guarda anche 

Fermi tutti, ci pensa Saipi. Il Lugano, però, può e deve crescere

MLADA BOLESLAV (Rep. Ceca) – Se contro l’Helsinki, a Thun, il Lugano aveva giocato come il gatto col topo, nella seconda sfida di Conference League i biancone...
25.10.2024
Sport

La VAR resta spenta, il Lugano non si accende: a Yverdon arriva un KO poco prevedibile

YVERDON – Erano 15 anni che il Lugano non perdeva a Yverdon. I bianconeri sembravano aver intrapreso un importante cammino e ritmo per poter spiccare il volo il cam...
21.10.2024
Sport

Lugano e Ambrì, un sabato nero

LUGANO - Romandia fatale per le squadre ticinesi. Il Lugano ha perso nettamente a Friborgo (contro la penultima della classe) mentre i leventinesi sono sta...
20.10.2024
Sport

Nazionale di hockey: via lo stemma rossocrociato dalla maglia!

BERNA – Dovrà realizzare una nuova maglia per le sue partite, allenamenti e apparizioni la Nazionale svizzera di hockey, dal momento che non potrà pi&...
18.10.2024
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto