Sport, 02 ottobre 2018

Tra “requisiti giusti” e “quarto-quinto posto”: ecco la nuova rivoluzione di Renzetti

Il presidente ha seguito la sua idea, la sua testa, cacciando Abascal per affidarsi a Celestini: una scelta anche condivisibile ma che mette in evidenza anche il carattere del numero 1 bianconero

LUGANO – Lo aveva fatto capire già domenica, nonostante fosse palese come la squadra stesse tutta dalla parte di Guillermo Abascal: Angelo Renzetti è quello che ci mette i soldi, è il presidente del Lugano e quindi avrebbe fatto di testa sua, sarebbe andato avanti per la sua strada, inseguendo quello che per lui è il meglio per la sua squadra.

Nulla di sbagliato per carità, anche perché Renzetti è il presidente, il proprietario del club e deve cercare di ottenere il massimo e se per farlo deve prendere delle scelte anche impopolari… è giusto che lo faccia. Ma a una condizione: che abbia poi ragione. Nulla contro le doti di allenatore di Celestini ma, anche il “pres” lo saprà, l’ex Losanna non è certo un allenatore che abbassa la testa, non è certo una persona che non è in grado di portare avanti una propria idea. La speranza quindi è che tutto fili liscio, altrimenti dalle parti di Cornaredo i fuochi d’artificio non saranno terminati.

Resta il fatto che il rapporto tra il presidente e Abascal era ormai logoro da tempo. Non una parola di sostegno nelle ultime settimane, ma frecciatine su entrambi i fronti, non un abbraccio o una stretta di mano – come anche in occasione del pareggio ottenuto contro il Basilea – e alla fine neanche un saluto e un ringraziamento
da parte della società come si è soliti fare nel comunicato dell’esonero. Insomma… i due erano ormai ai ferri corti.

È anche vero che se sotto la gestione di Renzetti si sono alternati 14 allenatori sulla panchina bianconera, qualche motivo ci sarà. Fattori umani? Fattori tattici? Un mix tra i due. Il problema, specie con Abascal, è che Renzetti vuole vedere un Lugano giocare bene – questo è stato uno dei motivi per cui è stato scelto Celestini – e vincente. Il tecnico spagnolo, dal canto suo, si era impuntato su uno stile di calcio che aveva difficoltà ad attecchire nella testa dei giocatori.

Starà ora a Celestini tentare di accontentare il palato dei tifosi bianconeri e del presidente. Un Celestini scelto da Renzetti perché potesse “contenere i costi” e perché “conosce il campionato” e che deve portare la squadra “tra il quarto e quinto posto”. Obiettivi e basi di partenza chiare quelle dettate dal numero 1 bianconero, convinto di avere la squadra più forte da quando ha deciso di sacrificare anima e corpo per la causa del Lugano. Un particolare però ci teniamo a sottolinearlo: due giocatori come Alioski e Sadiku, messi in una squadra basata sul contropiede come nei mesi di Tramezzani, sono difficili da sostituire al 100%...

Guarda anche 

Un minuto di silenzio per ricordare l’ex calciatore: ma lui è ancora vivo

KARDZHALI (Bulgaria) – Ha dell’incredibile quanto accaduto negli scorsi giorni prima della sfida del campionato bulgaro tra l’Arda Kardzhali e il Levski...
20.03.2025
Sport

Lugano, è un vero incubo

PORRENTRUY – Commentare anche l’ultima partita del Lugano diventa difficile, complicato e quasi stucchevole. Lo è ancora di più perché a ...
18.03.2025
Sport

Un po’ d’ossigeno!

LUGANO – Dopo una serie di sconfitte che sembrava non finire mai, al Lugano serviva una partita così. Una partita contro l’ultima della classe per prov...
17.03.2025
Sport

“Non credo che il Lugano perderà la serie di playout”

VISP - Nicolò Ugazzi (classe 2001) sta vivendo un momento particolarmente felice della sua carriera hockeistica: con il Visp ieri ha iniziato a disputare...
17.03.2025
Sport

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto