Papa Leone XIV ha invitato Ucraina e Russia a trovare "il coraggio di impegnarsi in un dialogo sincero, diretto e rispettoso" durante la sua benedizione Urbi et Orbi di Natale in Vaticano.
Per il suo primo Natale dalla sua elezione a capo della Chiesa cattolica a maggio, Leone XIV si è rivolto a migliaia di fedeli riuniti in Piazza San Pietro sotto la pioggia, offrendo una panoramica dei conflitti internazionali. Dalla Birmania alla Repubblica Democratica del Congo (RDC), passando per Sudan, Mali, Siria e Haiti, ha pregato per "coloro che soffrono a causa dell'ingiustizia, dell'instabilità politica, della persecuzione religiosa e del terrorismo". Leone ha citato 15 Paesi e ha menzionato specificamente "coloro che hanno perso tutto, come gli abitanti di Gaza" e "coloro che sono afflitti dalla fame e dalla povertà, come il popolo dello Yemen".
Leone XIV, che ha seguito le orme del suo predecessore Francesco nella difesa dei rifugiati, ha menzionato anche i "numerosi migranti che attraversano il Mediterraneo o viaggiano attraverso il continente americano" in cerca di un futuro migliore. Ha anche pregato per "il ripristino della lunga amicizia tra Thailandia e Cambogia".
Un mese dopo il suo primo viaggio in Turchia e Libano, il Papa ha offerto una preghiera speciale per i cristiani del Medio Oriente.
In una mossa senza precedenti durante il suo pontificato, Leone XIV ha concluso il suo discorso augurando ai fedeli un Buon Natale in 10 lingue (italiano, francese, inglese, spagnolo, tedesco, portoghese, polacco, arabo, cinese e latino).
In precedenza, il Papa aveva attraversato Piazza San Pietro a bordo della sua "papamobile", salutando e benedicendo i fedeli tra applausi e acclamazioni. "Mentre un'economia falsata porta a trattare le persone come merci, Dio si fa simile a noi, rivelando l'infinita dignità di ogni persona", ha detto il Papa. "Proclamiamo la gioia del Natale, che è la festa della fede, della carità e della speranza", ha aggiunto il Papa americano.
