BRUXELLES - Migliaia di agricoltori arrivati da tutta Europa hanno paralizzato oggi il centro di Bruxelles per protestare contro i tagli alla Politica agricola comune e contro il possibile accordo commerciale con il Mercosur. Una mobilitazione imponente, con trattori e manifestanti verso il quartiere europeo, mentre era in corso il Consiglio europeo dei leader dei 27.
La protesta nasce dal timore che la riduzione dei fondi PAC, sommata a un’intesa con Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay, possa mettere ulteriormente sotto pressione la produzione agricola europea. Un settore già alle prese con costi in aumento, concorrenza internazionale aggressiva e norme ambientali sempre più stringenti.
Nel quartiere europeo la tensione è rimasta alta per tutta la giornata. La polizia è intervenuta con idranti e lacrimogeni per contenere i mezzi agricoli e disperdere momenti di caos, mentre i trattori bloccavano le principali vie di accesso. Segnali evidenti di un disagio che non riguarda più singole categorie, ma un intero comparto produttivo.
La manifestazione ha accompagnato un vertice UE già segnato da divisioni interne, mostrando quanto il malessere del mondo agricolo sia ormai diffuso in molti Paesi europei. Un messaggio chiaro a Bruxelles: senza risposte concrete, la frattura tra istituzioni e territori rischia di allargarsi ulteriormente.





