GINEVRA – C’era un po’ in tensione e un po’ di timore prima della partita che la Svizzera ha disputato ieri sera contro la Svezia. C’era un po’ di paura perché il rischio di andare a Pristina a giocarsi la qualificazione diretta al prossimo Mondiale con 1 solo punto di vantaggio contro il Kosovo era dietro l’angolo, vista la prestazione messa in campo in Slovacchia. C’era un po’ di timore perché questa Svezia, la peggiore degli ultimi anni priva anche di tutti i suoi uomini migliori, aveva cambiato il commissario tecnico e questo fattore poteva dare un impulso in più alla nazionale delle Tre Corone. C’era un po’ di timore, specie dopo il pareggio di Nygren al 33’, ma questa paura si è tramutata in gioia per l’ennesima vittoria conquistata dalla nostra Nazionale in questa campagna di qualificazione al prossimo Mondiale. Un Mondiale che, grazie al roboante 4-1 ottenuta a Ginevra, ora è davvero a un passo.
Certo, finché martedì a Pristina non arriverà il triplice fischio finale, non possiamo ancora pensare e sognare l’America, ma il Nuovo Continente lo vediamo, lo possiamo praticamente toccare: per toglierci questa soddisfazione, mandandoci ai playoff, il Kosovo dovrebbe batterci almeno 6-0! 6-0! La Svizzera fin qui ha segnato 13 reti e ne ha subita 1 sola. I kosovari sono riusciti ad andare a bersaglio in 5 occasioni, incassando 4 reti, tutte e 4 contro di noi all’andata. Insomma, va bene la scaramanzia, ma questo scenario è praticamente impossibile. Il sesto Mondiale di fila è ormai a un passo e per questo Murat Yakin e i suoi meritano tanti, ma tanti applausi.
Non era facile ripartire dopo una bruttissima Nations League, non era facile ritrovare la quadra dopo gli addii di Sommer, Schär e Shaqiri. Non era evidente ricostruire una Nazionale con tanti giovani, ma il ct è stato bravo a riuscirci, anche grazie al lavoro dei suoi collaboratori. La Svizzera può quindi guardare con fiducia sia alla trasferta di Pristina, sia al prossimo Mondiale, perché in seno ha giocatori che hanno capito il loro ruolo in questo gruppo e sono in grado di incidere in qualsiasi momento. Un esempio? Manzambi, capace di entrare di fare il diavolo a quattro, dimostrandosi utile, duttile e al servizio della squadra, venendo anche ripagato da una bellissima rete. E, statene sicuri, non è cosa da tutti, non è cosa da tutte le Nazionali.





