Continua a far discutere l'accoglienza, o meno, di bambini feriti provenienti da Gaza. Negli scorsi giorni, il governo del canton Zurigo ha deciso di non accettare né i bambini feriti di Gaza né gli adulti che li accompagnano. Le preoccupazioni per la sicurezza sono considerate troppo serie, hanno annunciato mercoledì le autorità zurighesi, specificando di non volere un "gesto simbolico e arbitrario di portata limitata" (vedi articoli correlati).
L'Unione Democratica di Centro (UDC) e il Partito Liberale (PLR) hanno accolto con favore una decisione che respinge "una politica simbolica ideologica", mentre il Partito Socialista (PS) l'ha denunciata come "cinismo" e ritiene che le argomentazioni sulla sicurezza siano solo un pretesto. Una petizione lanciata dalla sinistra, che chiede al cantone di revocare la sua decisione, ha già raccolto 42'000 firme.
Nella città di Zurigo, la sinistra vuole perfino aggirare il rifiuto del cantone, riporta il Tagesanzeiger. Diversi partiti hanno presentato una mozione che chiede al consiglio comunale di agire e assumersi la responsabilità diretta dei bambini feriti, indipendentemente dal cantone. Stefan Rüegger, portavoce del Dipartimento degli Affari Sociali, ha confermato che la città era disposta a prendere in considerazione questa opzione.
Tuttavia, un'iniziativa del genere rischia di incontrare limiti legali, poiché la gestione dell'asilo rientra nella competenza dei cantoni. Secondo Severin Meier, esponente socialista, una possibilità potrebbe essere che i bambini di Gaza e le loro famiglie avviino una procedura di asilo presso il governo federale, simile a quella istituita per i rifugiati ucraini. La Segreteria di Stato per la Migrazione (SEM) potrebbe quindi autorizzare la città di Zurigo ad accogliere i bambini di Gaza presso il suo ospedale, indipendentemente dalla decisione del cantone.





