MENDRISIO - La Clinica Psichiatrica Cantonale (CPC) di Mendrisio è da sempre una struttura di riferimento per la regione, ma negli ultimi mesi non sono mancate segnalazioni di criticità. Il gruppo della Lega ha presentato un’interrogazione al Municipio per fare chiarezza sulla situazione attuale, chiedendo se sia necessario un cambio di passo nella gestione della struttura.
I firmatari – Alessio Allio, Simona Rossini, Lorenzo Rusconi, Massimiliano Robbiani, Nadir Sutter e Samuele Caimi – chiedono aggiornamenti sui rapporti con il Cantone e sullo stato dei lavori di miglioria approvati nel 2025. Viene chiesto inoltre se le strutture siano adeguate per i pazienti cosiddetti “coatti” e quale sia l’impatto del CPC sulla città, sia in termini di vivibilità sia di sicurezza.
Particolare attenzione è rivolta agli interventi della Polizia comunale, sia all’interno del CPC sia sul territorio, in relazione a pazienti allontanatisi senza permesso. “Il livello di sicurezza è adeguato per pazienti, operatori e utenti esterni?” chiedono i consiglieri, sollevando l’ipotesi di rafforzare la sicurezza privata.
Un altro tema delicato riguarda il parco pubblico della struttura, indicato come possibile luogo di spaccio di droga. La Lega vuole sapere se il fenomeno sia reale e con quale entità. Infine, si sottolinea che la maggioranza del personale sarebbe composta da frontalieri: “È un segnale di condizioni di lavoro difficili?” si domandano i firmatari, chiedendo al Municipio di esprimere eventuali proposte di miglioramento.