Mondo, 10 maggio 2025

Bergoglio, il “Trump” della Chiesa? Rivoluzionario e solo contro tutti

Dopo un pontificato dottrinalmente granitico ma pastoralmente debole come quello di Ratzinger, la Chiesa scelse nel 2013 un outsider: Francesco, il Papa che ha sfidato la Curia come Trump lo Stato Profondo.

C’è un parallelismo che pochi osano tracciare, ma che alla luce della storia recente appare sempre più evidente: Jorge Mario Bergoglio è stato, per certi versi, il “Donald Trump” della Chiesa cattolica.
 

Dopo il rigore dottrinale e teologico di Benedetto XVI – un Papa immenso sotto il profilo della dottrina ma incapace di imprimere una svolta pastorale efficace – i cardinali hscelsero nel 2013 una figura radicalmente diversa: un outsider argentino, dal piglio popolare, talvolta populista, sicuramente "disruptive" cose si ama dire in ambito tecnologico. Francesco è entrato in Vaticano come uno tsunami: gesti nuovi, parole nuove, toni nuovi. E, soprattutto, una costante sfida al potere curiale, a quella “casta” ecclesiastica romana che da secoli gestisce, condiziona e magari paralizza il governo della Chiesa universale.
 

Con rispetto e onestà, va riconosciuto: Bergoglio ha avuto il coraggio di dire cose scomode, di affrontare questioni tabù, di riportare la Chiesa al centro del dibattito culturale e politico globale. La sua voce ha rotto silenzi su povertà, guerre, ambiente e ipocrisie interne alla stessa Chiesa.


 

Come Trump, anche Francesco ha dovuto combattere una battaglia interna durissima. L’uno contro lo “Stato Profondo” americano, l’altro contro la burocrazia vaticana, che ha cercato in ogni modo di limitarne il raggio d’azione, di frenarlo, di svuotare le sue aperture prima che diventassero riforme canoniche. Perché è vero: molte delle istanze progressiste di Francesco – dalla misericordia verso i divorziati risposati alla pastorale LGBTQ+ – sono rimaste più nella comunicazione che nel diritto canonico. E questo intoppo è capitato per mancanza di volontà? O per la feroce resistenza interna?
 

Non si tratta di giudicare – qui non è in discussione la fede né l’ortodossia – ma di riconoscere: Bergoglio ha incarnato una rottura, un’eccezione storica. E, proprio come le presidenze Trump, il suo pontificato verrà studiato per decenni. Naturalmente, il parallelo tra Francesco e Trump è una provocazione storico-politica. Le differenze tra i due– per stile, contesto, valori – sono immense. Ma a volte, nei contrasti, si colgono meglio le somiglianze.


Guarda anche 

Una frase di Karin Keller-Sutter avrebbe fatto infuriare Trump

Una frase pronunciata dalla Consigliera federale Karin Keller-Sutter avrebbe fatto infuriare il presidente americano Donald Trump e l'avrebbe spinto a punire la Svizz...
17.08.2025
Svizzera

Vertice Trump-Putin senza accordo, ma "molto produttivo"

Il presidente americano Donald Trump e il suo omologo russo Vladimir Putin si sono separati senza troppi annunci venerdì, dopo tre ore di colloqui in Alaska. Trump...
16.08.2025
Mondo

Dazi USA contro la Svizzera: accordo favorevole possibile in maggio, bloccato da Cassis e Jans per non irritare Bruxelles?

SVIZZERA/USA - Stanno emergendo rivelazioni scomode sul perché la Svizzera si trovi oggi colpita da un dazio del 39% imposto dagli Stati Uniti di Donald Trump. ...
15.08.2025
Svizzera

Karin Keller-Sutter incontra il Segretario di Stato USA a Washington, "un ottimo scambio" (ma probabilmente inutile)

Mercoledì, la Presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter ha tenuto un incontro di 45 minuti con il Segretario di Stato americano Marco Rubio a Washington....
07.08.2025
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto