Un cittadino kosovaro che abita nel Canton Svitto ha pagato a caro prezzo il fatto di essersi filmato più volte mentre guidava a velocità eccessive, fino a 220 km/h, con la sua Mercedes. Questi video, registrati con il suo telefono, sono diventati la prova principale contro di lui.
Durante il processo davanti al tribunale distrettuale di Horgen, ha ammesso i fatti, spiegando che questi inseguimenti gli davano un sentimento di euforia. Ma i suoi precedenti non si limitano a queste infrazioni stradali: sul suo telefono le autorità hanno trovato anche quattro video pedopornografici e zoofili.
Il pubblico ministero ha chiesto 4 anni di reclusione e l'espulsione dalla Svizzera per 6 anni. Il suo avvocato, invece, ha chiesto la sospensione della pena, ritenendo che il suo cliente avesse “capito la lezione” e definendo il possesso dei video vietati un semplice “comportamento immaturo”.
Alla fine, la corte ha deciso per 36 mesi di carcere, di cui 10 mesi in semi-detenzione, regime che gli permetterà di lavorare durante il giorno e scontare la pena di notte. Il giudice ha definito “numerose e gravi” le corse illegali, ma ha stabilito che l'espulsione dal territorio sarebbe stata sproporzionata.