Un uomo di 24 anni è stato condannato a 18 anni di carcere per aver aggredito sessualmente una donna di 63 anni e aver tentato di ucciderla nel 2022 nella regione di Winterthur (ZH). Il tribunale di Zurigo lo ha riconosciuto colpevole di stupro, coercizione sessuale, messa in pericolo della vita altrui e tentato omicidio.
Nel processo pronunciato giovedì il tribunale distrettuale di Winterthur ha ampiamente seguito l'accusa del pubblico ministero. Quest'ultimo chiedeva una condanna a 20 anni di carcere mentre la difesa aveva chiesto che la pena non superasse i nove anni di reclusione.
La pena inflitta all'imputato prevede, una volta conclusa la detenzione, la terapia ambulatoriale in ambiente carcerario. L'imputato dovrà inoltre pagare 30'000 franchi alla famiglia della vittima. La sessantenne, le cui condizioni di salute erano già precarie al momento dell'aggressione, è deceduta. Le sue dichiarazioni durante le indagini sono state decisive per la condanna dell'imputato, ha dichiarato il presidente del tribunale.
I fatti risalgono all'autunno del 2022. Il giovane aveva aggredito la sessantenne che passeggiava in aperta campagna, a Rickenbach (ZH) e l'ha portata in un campo per abusarne e violentarla. Poi le disse che doveva ucciderla. Per fare ciò, l'uomo di 105 kg si è lasciato cadere più volte sulla sua fragile vittima che pesava 70 kg meno di lui.
Gravemente ferita, la donna deve la sua sopravvivenza solo al fatto che è riuscita a trascinarsi fino alla strada, per allertare un automobilista, una volta che il suo aggressore si era allontanato. Davanti ai giudici l'imputato ha ammesso il delitto. Secondo la perizia psichiatrica, il giovane soffre di gravi disturbi psicologici e presenta fantasie di omicidio e stupro.