BERNA – Andare a vincere al Wankdorf, non è mai semplice. Andare a vincere in casa dell’YB, contro i campioni svizzeri in carica, non è mai facile. Né quando i gialloneri sono in totale crisi, né ora che i bernesi sono sulla via della ripresa, sotto la cura Magnin. Ma il Lugano ieri ci ha messo anche del suo per uscire senza neanche un punticino dalla tana dello Young Boys, capace di imporsi per 2-1 anche grazie al rigore fallito da Vladi negli ultimi istanti di partita. Si è così conclusa una settimana complicata per la squadra di Mattia Croci-Torti che, dopo essere inciampata fragorosamente in Conference League giovedì, è tornata in Ticino con la terza sconfitta in campionato.
Una squadra, quella bianconera, apparsa un po’ meno lucida e fresca mentalmente e fisicamente rispetto a quella ammirata fin qui in stagione. Le tante partite, i tanti impegni, l’ottimo ritmo mantenuto sempre durante i match alla fine rischiano di farsi sentire e anche per questo la pausa per le Nazionali non può che far del bene a Bottani e compagni. Un Bottani apparso completamente fuori forma sia giovedì sia ieri: in terra serba il numero 10 luganese aveva rimediato un’espulsione insensata, ieri è stato autore del rigore che ha aperto la contesa. Un rigore, ad essere onesti, apparso inesistente, visto che il fallo del trequartista pare essere avvenuto decisamente fuori dagli ultimi 16 metri.
In ogni caso il Lugano resta a -1 dalla vetta, ma per lottare fino all’ultimo per il titolo avrà bisogno di ritrovare ritmo e lucidità. L’impressione destata ieri al Wankdorf, specie nel secondo tempo, è stata quella di una squadra stanca, poco lucida che si lasciava schiacciare e che difendeva bassa per poi cercare di colpire in contropiede: una situazione tattica decisamente in controtendenza con quanto si è visto fin qui in stagione dalle parti di Cornaredo. Ecco perché si spera che la pausa forzata serva al Crus e ai suoi ragazzi per ricaricare le batterie.