La settimana scorsa, Donald Trump ha indossato un grembiule sopra la camicia in un ristorante McDonald's per farsi vedere mentre prepara le patatine fritte e consegna gli ordini a clienti attraverso la finestra di un drive-through in Pennsylvania. Un modo, per il repubblicano, di mostrare rispetto per un lavoro che milioni di persone conoscono e che molti fanno solo con riluttanza e allo stesso farsi vedere come un personaggio vicino al popolo. I suoi avversari lo hanno deriso, sottolineando che si trattava solo di teatro politico, uno spettacolo messo in scena in un McDonald's chiuso appositamente per Trump.
La cosa più importante è che per diversi giorni Trump ha attirato tutta l’attenzione su di sé. Durante la sua apparizione al fast food, sembrava genuino e pieno di energia nonostante la sua età. Kamala Harris non ha avuto così tanta copertura mediatica di recente. Fatica anche a spiegare al popolo americano perché dovrebbe votare per lei, se non per impedire a Trump di salire nuovamente al potere.
Le reazioni alla trovata pubblicitaria di Trump sono dunque rivelatrici della lotta per la presidenza americana sette giorni prima della chiusura dei seggi elettorali. Trump dà il tono mentre la vicepresidente Kamala Harris è costretta a reagire e fa fatica a far passare il suo messaggio.
Gli ultimi numeri mostrano infatti un leggero vantaggio per Donald Trump; i sondaggi vanno a suo favore da circa tre settimane. I siti di scommesse invece sembrano avere ancora meno dubbi: con percentuali che vanno dal 58% al 65% danno il miliardario newyorkese di nuovo alla Casa Bianca.
L’entusiasmo per la candidata democratica va scemando, come dimostrano i valori medi dei sondaggi “Real Clear Politics” nei sette Stati indecisi. Donald Trump guida di poco in Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, Nevada e Carolina del Nord, e in modo un po’ più chiaro in Georgia e Arizona e la tendenza vede la differenza tra i due aumentare, a favore del repubblicano.
C'è anche un'altro aspetto importante da tenere in considerazione: Trump tradizionalmente ottiene meno consensi nei sondaggi che nelle elezioni, come era successo nel 2016 e nel 2020. Per entrare alla Casa Bianca il 20 gennaio 2025, uno dei candidati dovrà vincere quattro dei sette stati. Ciò che preoccupa Kamala Harris è che negli stati in cui i seggi elettorali sono già aperti, i repubblicani non sono mai stati così numerosi a votare. A sette giorni dal voto, Trump ha quindi un chiaro vantaggio, ma attenzione alle sorprese che non sono mancate nelle ultime due elezioni presidenziali.