La Confederazione ha rifatto i suoi calcoli e ha appena presentato le nuove proiezioni finanziarie per l'AVS. Risultato: le previsioni dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS) stimano le spese nel 2033 a circa 69 miliardi di franchi.
Si tratta di circa 2,5 miliardi in meno rispetto al vecchio modello. In estate i calcoli indicavano una differenza di 4 miliardi di franchi per il 2033. Ma ora il modello di calcolo è stato affinato e la situazione è quindi un po’ meno positiva del previsto.
Senza ulteriori finanziamenti il risultato della distribuzione sarà negativo a partire dal 2026 e ammonterebbe, secondo le stime, a 5 miliardi di franchi nel 2033. Dal risultato della distribuzione risulta infatti che se le spese annuali per le rendite possono essere coperte da ricavi come ad esempio dai contributi dei dipendenti o IVA. L’estate scorsa l’Ufficio federale delle assicurazioni sociali ha lanciato una notizia bomba. L'errore di calcolo è dovuto a due formule errate che hanno portato a proiezioni errate, troppo elevate e non plausibili. La ministra socialista per gli affari sociali Elisabeth Baume-Schneider ha definito l’errore “grave”.
E il divario sta crescendo nel corso degli anni, come ha rivelato Blick la scorsa settimana. Nel 2040, con il modello validato, la differenza sarà di 6 miliardi di franchi invece di 10. A quella data le spese dell'AVS ammonteranno a circa 77 miliardi di franchi. Senza ulteriori mezzi il deficit nella distribuzione ammonterebbe a quasi 6 miliardi di franchi. Se, come previsto dal Consiglio federale, l’Iva aumentasse dello 0,7%, mancherebbero quasi 3 miliardi.
Poiché le previsioni a lungo termine sono legate a molte incertezze, per il futuro l'ufficio degli affari sociali (UFAS) intende presentare i budget AVS con delle fasce. Inoltre l'UFAS intende avvalersi in futuro di diversi modelli di calcolo per poter confrontare autonomamente le prospettive finanziarie.