Svizzera, 01 settembre 2024

Cassis contro Parmelin, l'iniziativa sulla neutralità fa litigare il Consiglio federale

La guerra in Ucraina si è rivelata un test per la neutralità svizzera. Le sanzioni contro la Russia e il divieto a diversi Stati di inviare a Kiev attrezzature belliche di fabbricazione svizzera, per esempio, hanno provocato accese discussioni sulle conseguenze per la neutralità.

È per questo che politici di destra, a partire dal tribuno dell'UDC Christoph Blocher e all'ex consigliere nazionale Walter Wobmann, vogliono limitare il margine di manovra del governo in futuro. La loro iniziativa di neutralità vuole ancorare saldamente la "neutralità perpetua e armata" nella Costituzione. La collaborazione con la NATO, ad esempio, sarebbe autorizzata solo in caso di attacco militare contro la Svizzera.

Anche le “misure coercitive non militari” contro i paesi belligeranti, come le sanzioni contro la Russia, sarebbero proibite se non fossero state decise dall’ONU. Il Consiglio federale ha respinto l'iniziativa prima delle vacanze estive e raccomanda di respingerla senza controprogetto. Secondo l’organismo, l’attuale pratica della neutralità ha dato prova di sé e offre “una certa flessibilità”, che consente di utilizzarla in modo ottimale come strumento per difendere gli interessi nazionali.

Ma la decisione di respingere l'iniziativa senza controprogetto non è stata incontrastata, come dimostrano i documenti relativi alla consultazione interna degli uffici ricevuti da Blick, sulla base della legge sulla trasparenza. Qui vengono descritte diverse opzioni, compresa quella di un controprogetto diretto.

Il Dipartimento degli affari esteri (DFAE) del consigliere federale Ignazio Cassis, responsabile del dossier, aveva addirittura elaborato una proposta concreta: riprendere la richiesta dei promotori di una neutralità armata perpetua così come rinunciare all'appartenenza ad un'alleanza militare e una cooperazione limitata. Le restrizioni alle sanzioni, però, sarebbero state rimosse.



L'opinione dominante all'interno del DFAE è però chiara: l'iniziativa deve essere respinta senza controprogetto. Il ministro dell’Economia dell’UDC, Guy Parmelin, ha invece lanciato una controproposta: “Noi sosteniamo la richiesta dell’iniziativa di ancorare più saldamente la neutralità svizzera nella Costituzione”. Secondo lui il controprogetto sarebbe “sensato ed equilibrato”. Ciò consentirebbe alla popolazione di impegnarsi chiaramente per la neutralità senza dover accettare l’iniziativa che va oltre.

La Segreteria di Stato per la politica di sicurezza del Dipartimento della difesa della consigliera federale del Centro Viola Amherd ha invece avvertito che la controproposta “implica un chiaro cambio di rotta e una forte limitazione delle possibilità di cooperazione”. Alla fine Ignazio Cassis si è affermato in seno al Consiglio federale ritenendo che la politica di neutralità finora perseguita avesse dato buoni risultati e che il margine di manovra non dovesse essere limitato.

Dalla parte degli iniziativisti, il capogruppo dell'UDC Thomas Aeschi si è mostrato sorpreso dalla discussione interna all'amministrazione su un controprogetto. E ne è felice: “Ciò dimostra quanto sia importante chiarire la questione della neutralità a livello costituzionale” ha detto Aeschi al Blick. Si dice disponibile a discutere un controprogetto in Parlamento. Ma Ignazio Cassis deve prima presentare il suo messaggio. Ciò dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno.

Guarda anche 

Cassis assume un collega di partito senza concorso (e viene bacchettato)

All'apparenza il posto di delegato all'Ucraina recentemente istituito dalla Confederazione dovrebbe attirare numerosi interessati: lo stipendio annuale è i...
08.10.2024
Svizzera

Un rapporto sulla neutralità attaccato da destra e da sinistra

Come dovrebbe organizzarsi la Svizzera per garantire la propria sicurezza in futuro? Una commissione ha appena pubblicato un rapporto che propone di esplorare 100 raccoma...
31.08.2024
Svizzera

Il discorso di Cassis a Ginevra interrotto da attivisti filo-palestinesi

Lunedì pomeriggio, sulla Place des Nations di Ginevra, una trentina di attivisti filo-palestinesi hanno interrotto un discorso del consigliere federale Ignazio Cas...
27.08.2024
Svizzera

Viola Amherd vuole che l'esercito collabori con l'UE (senza consultare il Parlamento)

Secondo la ministra della difesa Viola Amherd in futuro la Svizzera dovrà collaborare più strettamente con l'UE a livello militare e partecipare a due p...
01.08.2024
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto