Opinioni, 31 luglio 2024

Negoziati con l’UE: basta!

Alla vigilia del 1° Agosto, festa della Patria, la Lega dei Ticinesi esprime profonda preoccupazione per i negoziati in corso con l’UE e per quelle che saranno le conseguenze sulle cittadine e sui cittadini svizzeri.

Una recente decisione della Corte di Giustizia dell’Unione europea resa nota il 29 luglio ha stabilito che l’ormai rottamato reddito di cittadinanza introdotto nel 2019 in Italia risultava discriminatorio, perché fissava a 10 anni il periodo di residenza per uno straniero che intendeva ricevere tale “vitalizio”. Le norme europee prevedono un tempo di attesa di soli 5 anni.

Questo dovrebbe far capire anche a chi non vuol capire che se la Svizzera dovesse sottoscrive i nuovi accordi con l’UE, nel campo del diritto di cittadinanza e di altri campi che ne discendono (immigrazione, protezione dei salari) verrebbero applicati tassativamente gli stessi criteri temporali. Ciò annullerebbe ulteriormente ogni possibilità di protezione interna. Un fatto che comporterebbe un aumento esponenziale degli aiuti e dei sussidi a favore degli stranieri.


A fine giugno il Consiglio federale aveva ammesso che sui negoziati con l’UE “le posizioni non sono ancora sufficientemente convergenti” nei settori dell’immigrazione e della protezione dei salari, annunciando approfondimenti nei mesi successivi. In autunno il Consiglio federale farà un nuovo punto della situazione. Tenuto conto che per Bruxelles l’unica “convergenza” è quella di una ripresa pari pari del diritto europeo, la Lega dei Ticinesi teme che questi mesi prima dell’autunno serviranno unicamente per un esercizio alibi defaticante, con il risultato finale – ormai già scritto da tempo dal Governo federale e dai partiti turboeuropeisti – di propinarci una ministra altamente indigesta e oltretutto costosa.
 
Lega dei Ticinesi

Guarda anche 

Un’elezione che segnerà la storia del nostro Cantone

Il Ticino si prepara a un cambiamento storico che modificherà la sua geografia politica e amministrativa. Il prossimo 6 aprile 2025, infatti, le cittadine e i citt...
17.03.2025
Opinioni

Sicurezza svizzera in crisi: la situazione è inquietante

Un’ondata di dimissioni eccellenti scuote il sistema di sicurezza elvetico: Thomas Süssli, comandante dell'Esercito, e Christian Dussey, responsabile de...
03.03.2025
Opinioni

E se si riducessero di un terzo i seggi del Gran Consiglio?

Prossimamente il Gran Consiglio (GC) dovrà decidere se accettare l’iniziativa parlamentare presentata nel maggio 2023 da alcuni deputati del PLR e con la qua...
21.02.2025
Opinioni

"Chi vuole toglierci il referendum va fermato subito!"

In Ticino, la democrazia diretta è un valore sacrosanto. Il referendum finanziario obbligatorio (RFO) esiste in tutti i cantoni ed è finalmente stato iscrit...
14.02.2025
Opinioni

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto