PARIGI (Francia) – Nella giornata di ieri Tom Pidcock si è riconfermato campione olimpico di cross-country, mettendo tutti in riga e facendo capire che il più forte – su un tracciato non esageratamente complicato – è ancora lui. E meno male che il britannico, ormai in pianta stabile, ormai si dedica al ciclismo su strada. Pidcock ha vinto, nonostante una foratura, davanti al padrone di casa Victor Koretzky e al sudafricano Alan Hatherly.
E la Svizzera? La Svizzera è rimasta a mani vuote sulla Collina di Élancourt. Nino Schurter, infatti, è apparso fin da subito in difficoltà e ha dovuto alzare bandiera bianca, chiudendo nono, mentre Mathias Flückiger, convocato decisamente a sorpresa visti i risultati stagionali, ha fatto sì corsa in testa all’inizio per poi dover cedere il passo ai suoi rivali, classificandosi quinto.
Di conseguenza i rammarichi e le domande sulla non convocazione di Filippo Colombo, si sono fatti ancora una volta enormi e si sono palesati sulla testa della Federazione. Vero che Nino Schurter, dall’alto del suo palmares, è praticamente intoccabile, ma non giocarsi la carta del ticinese, apparso in gran forma su tutto l’arco della stagione, è apparsa ancora una volta una scelta inconcepibile che, forse, ci è costata anche una medaglia a cinque cerchi.