La polemica cresce di giorno in giorno. Venerdì scorso, per poco più di quattro ore, gli occhi del mondo erano puntati su Parigi, per la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici. Ma una scena in particolare non è stata gradita da tutti, ossia quando delle attrici hanno messo in scena una parodia de “L'Ultima Cena”, il famoso dipinto di Leonardo da Vinci che mostra Cristo durante il suo ultimo pasto con i suoi apostoli. Sia sui social media che nelle conversazioni, molte persone, specie i cristiani credenti, non hanno apprezzato ciò che ritengono una presa in giro, o addirittura una mancanza di rispetto, nei confronti delle loro convinzioni.
E anche in Svizzera lo spettacolo fa discutere. Martin Grichting, ex vicario generale del vescovado di Coira, afferma sulla “NZZ” che il CIO “ha fatto una trovata pubblicitaria per il wokismo”, che ha fatto sì che l'idea olimpica “sia essa stessa diventata una satira. In questo modo, il CIO e la Francia non solo avrebbero “diviso i popoli invece di unirli”, ma avrebbero anche “segato le fondamenta dell’Occidente”. Quanto all'organismo ombrello delle Chiese cristiane in Svizzera, ha chiesto ufficialmente spiegazioni e scuse al CIO, considerando in particolare che "schernire i simboli religiosi va contro i valori di amicizia, rispetto ed eccellenza difesi dai Giochi olimpici".
Anche fra i politici c'è chi si mostra critico. La consigliera nazionale Maya Bally (C/AG), pur riconoscendo la libertà artistica e il tentativo del regista di rappresentare la diversità, afferma anche che: “La scena era già molto esagerata e provocatoria. Non penso che abbiamo reso un disservizio alla comunità gay. Con più tatto e lungimiranza un simile rapporto avrebbe potuto essere evitato”. Dello stesso avviso il suo collega in parlamento Andreas Glarner (UDC/AG) secondo cui “o il CIO non sapeva cosa sarebbe stato messo in scena oppure, cosa ancora più grave, ha consapevolmente consentito questa rappresentanza. Questa è pura presa in giro dei cristiani. Il CIO o l’artista non avrebbero mai osato prendersi gioco dei musulmani allo stesso modo”.
La presidente della Chiesa riformata Rita Famos difende invece il CIO: “La libertà artistica è un bene prezioso. La rappresentazione dell'Ultima Cena all'apertura dei Giochi Olimpici di Parigi può essere irritante ma, come sottolinea giustamente il regista Thomas Jolly, ci ricorda che la bellezza, l'emozione e la gioia spesso nascono proprio quando le diverse scatole in cui classifichiamo il mondo Incontrare."