LUGANO – Il risultato di sicuro non premia il Lugano, anzi lo mette con le spalle al muro e con un piede fuori dalla Champions League, ma quanto visto martedì a Thun – su un terreno da gioco davvero inguardabile e che ha fatto storcere il naso anche a Mourinho, non nuovo a lamentele – deve rendere fiero Croci-Torti e tutti i suoi ragazzi. Certo il Lugano è ancora lontano dalle big europee o anche dalle nobili decadute che stanno cercando di rialzare la testa, ma contro la compagine turca per almeno 30’ si è visto un gran Lugano. Se poi sommi alla qualità dei singoli a disposizione del tecnico portoghese – leggasi Tadic, Fred e soprattutto Dzeko, autore di una tripletta – gli errori tattici e tecnici dei bianconeri, ecco che la “frittata” è presto che fatta.
In ogni caso, nessun dramma: anche in caso di eliminazione, ecco che davanti al Lugano si spalancheranno le porte dei preliminari di Europa League. Certo che per quanto visto per gran parte del primo tempo e per la voglia messa in campo anche nella ripresa, quando sospiti da Dzeko i turchi sono andati in vantaggio, i bianconeri avrebbero meritato molto di più. Purtroppo il rigore concesso da Cimignani – ma la VAR ci domandiamo come non abbia visto il fallo iniziale su Zanotti (ottima la sua partita) – e l’errore di Mai hanno scombussolato le carte in gioco, costringendo ora Bottani e compagni a ripetere l’impresa dello scorso anno.
Già, perché settimana prossima i sottocenerini torneranno a Istanbul, dove nella passata stagione, contro il Besiktas, si regalarono la vera impresa dell’anno, andando a espugnare la Vodafone Arena, con una rimonta da impazzire. Questa volta toccherà imporsi nel catino del Sükrü Saracoglu per procedere nel cammino nella massima competizione europea per club. Una cosa è certa: il Lugano venderà cara la pelle e se giocherà come martedì, evitando i banali errori, allora tutto potrebbe succedere…