Ticino, 23 luglio 2024

Completato il ponte in Vallemaggia: un esempio di eccellenza e collaborazione

L’Esercito svizzero ha portato a termine con successo la costruzione di un ponte di supporto lungo 61 metri in Vallemaggia, segnando una pietra miliare nella ripresa delle infrastrutture locali dopo le devastazioni causate dal maltempo di fine giugno. Il nuovo ponte, situato circa 100 metri a nord del distrutto ponte di Visletto, ristabilisce il collegamento tra la bassa e l'alta Vallemaggia, superando le limitazioni della precedente passerella provvisoria.

Un'Opera di Collaborazione Civile e Militare
La realizzazione del ponte è stata un'impresa che ha richiesto una stretta collaborazione tra partner civili e militari. Prima dell'inizio dei lavori, sono stati necessari approfonditi accertamenti e preparativi, inclusi trivellazioni con apparecchiature speciali e la costruzione di una rampa di sette metri di altezza. Questi sforzi congiunti hanno permesso di affrontare le sfide logistiche e tecniche del progetto.

Lavori Notturni per Evitare il Caldo
Il ponte è stato costruito in una settimana da 35 militari del battaglione d’intervento d’aiuto in caso di catastrofe. Gli operai hanno lavorato principalmente di notte per evitare le temperature elevate del giorno. Due escavatrici gommate e una gru da 40 tonnellate sono state impiegate per la costruzione, dimostrando l'efficienza e l'efficacia delle operazioni militari in situazioni di emergenza.


Caratteristiche Tecniche del Ponte
Il nuovo ponte di supporto è del tipo Mabey, con una lunghezza di 61 metri e una larghezza di careggiata di 4,2 metri. Nonostante il suo peso di 130 tonnellate, il ponte è progettato per sopportare veicoli fino a 32 tonnellate, garantendo la continuità del traffico in modo unidirezionale grazie a un sistema di semafori. La struttura è costruita per resistere a eventuali aumenti del livello del fiume, assicurando così la sicurezza e la funzionalità a lungo termine.

Prosecuzione degli Aiuti Militari
Il supporto militare non si conclude con la costruzione del ponte. Su richiesta del Canton Ticino, il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) ha esteso l'intervento militare fino al 28 luglio 2024. I soldati continueranno a lavorare al ripristino delle infrastrutture vitali in Val Lavizzara e in Val Bavona, inclusi lo sgombero delle strade e altre operazioni di ripristino.

Un Esempio di Resilienza e Dedizione
Il completamento del ponte in Vallemaggia non è solo una testimonianza dell'efficienza dell'Esercito svizzero, ma anche un simbolo di resilienza e collaborazione tra diverse entità per il bene comune. La pronta risposta e l'impegno continuativo dimostrano come, attraverso l'unione delle forze, sia possibile superare anche le avversità più difficili, garantendo sicurezza e continuità alla popolazione locale.

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