Svizzera, 06 luglio 2024

La capsula del suicidio pronta per essere lanciata in Svizzera

Le persone che desiderano mettere volontariamente fine ai propri giorni possono trovare aiuto in Svizzera. Anche se è una cosa risaputa, il suicidio assistito rimane un argomento delicato di cui non si parla molto. Ma è anche una lucrosa industria. Organizzazioni come Exit o Dignitas dominano il mercato. Numerose persone vengono appositamente dall'estero per poter morire. La legislazione liberale della Svizzera rende possibili queste pratiche. Ora appare un nuovo attore, Exit Switzerland. Punta su un nuovo metodo, la capsula suicida chiamata Sarco, che è già stata soprannominata la “Tesla dell’eutanasia” per il suo aspetto futuristico. Come riporta “NZZ”, la capsula dovrebbe essere utilizzata per la prima volta a luglio. Exit Switzerland sarebbe pronta e il lancio del progetto sarebbe imminente. Il primo paziente che desidera morire con la capsula si troverebbe già in Svizzera. Sulla homepage di Exit Switzerland, sotto una foto della capsula, possiamo leggere “Coming Soon”, come se fosse un qualsiasi gadget tecnologico da lanciare sul mercato.

Dietro a Exit Switzerland c'è l'australiano Philip Nitschke, un “attivista” del suicidio che vuole rendere la pratica il più rapida e indolore possibile. La capsula funziona in questo modo: una volta al suo interno, la persona preme un pulsante che rilascerà dell'ossido nitrico. Nel giro di appena 30 secondi, chi è al suo interno perde conoscenza a causa dell'ipossia, ossia un manco di ossigeno, e poco dopo muore per lo stesso motivo. Non solo indolore, la sensazione viene descritta come “confortevole”.



La morte per asfissia rimane tuttavia controversa. L’uso dell’azoto è stato recentemente oggetto di pesanti critiche. Negli Stati Uniti un condannato a morte è stato giustiziato in questo modo. Indossava una maschera e respirava azoto. Testimoni che hanno assistito all'esecuzione hanno riferito che il condannato sembrava soffrire. Si sarebbe girato in ogni direzione e avrebbe cercato di respirare per diversi minuti prima di morire.

Oggi sono soprattutto le persone affette da malattie incurabili a ricorrere a Exit, o altre associazioni, per mettere fine ai loro giorni. Prima di poter far uso di questo servizio, uno specialista deve certificare che il desiderio di morire è razionale tenuto conto dello stato di salute del paziente. Solo allora ricevono il principio attivo che deve essere prescritto da un medico. I pazienti assumono questa sostanza sotto forma di compresse o se la iniettano.

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