Grande sorpresa nel settore sanitario. Tredici casse malati, che rappresentano oltre il 90% del mercato, hanno deciso di uscire dalle rispettive associazioni mantello SantéSuisse e Curafutura. Fra queste Assura, Atupri, Concordia, CSS, EGK, Groupe Mutuel, Helsana, ÖKK, Sanitas, Swica, Sympany e Visana. Queste si aggiungono al KPT, che già a novembre aveva lasciato la sua organizzazione mantello. La loro decisione è stata accompagnata dall'annuncio di voler fondare una nuova associazione comune, a partire dal 1° gennaio 2025. Una decisione che in pratica firma la condanna a morte di SantéSuisse e Curafutura, almeno nel il loro stato attuale, così come le loro potenti lobby in Parlamento.
All'origine di questa piccola rivoluzione, l'intenzione di unire gli assicuratori sotto la stessa bandiera, spiega Thomas Boyer, direttore del Groupe Mutuel, intervistato da “Le Temps”: “Il sistema sanitario è al collasso. Ha bisogno di azioni forti, non di due gruppi ombrello che generano confusione laddove è necessaria l’unità”. Lo dimostra soprattutto la costante opposizione di SantéSuisse e Curafutura al nuovo sistema di finanziamento della sanità. Per perfezionare ulteriormente questa alleanza, le casse malati hanno già dichiarato che la nuova organizzazione mantello accoglierà tutte le compagnie di assicurazione interessate.