Il Winterthur ci riuscì già nel 1968 e nel 1975 ma in entrambe le circostanze finì male. Fu infatti sconfitto dal Lugano e poi dal Basilea. Ma anche il Servette non scherza: attualmente terza forza in campionato (anche se in crisi) ha un organico superiore agli zurighesi e sulla carta parte leggermente favorito. Il pronostico è comunque incerto e tutto può accadere. E in casa luganese da ieri sera, dopo la vittoria del Tourbillon, ci si chiede: meglio i Leoni oppure i granata il prossimo 2 giugno a Berna? Opinione personale: meglio i romandi. Il Winterthur non ha nulla da perdere rispetto a Stefanovic e soci; ha già compiuto una grande impresa qualificandosi per il girone finale per il titolo (ricordiamo che il suo obiettivo era la salvezza) ed è approdato alla semifinale odierna dopo aver eliminato in trasferta lo Zurigo nei quarti di finale! E, aggiungasi pure, le squadre romande giocano in modo più aperto e quindi sono più vulnerabili se prese in contropiede. Nota bene: sia il Winterthur sia il Servette sono già stati avversari del Lugano in finale. Accadde nella notte dei tempi: nel 1968 gli zurighesi, allora in Divisione Nazionale B, furono sconfitti (2-1); nel 1971 i ginevrini s’imposero invece per 2-0. E qui sotto ricordiamo brevemente le due sfide.
Decisivo Simonetti
La stagione 67/68 fu una delle più memorabili dell’era moderna per i colori bianconeri. La squadra diretta da Louis Maurer alzò al cielo la Coppa e sfiorò di poco il titolo, che andò allo Zurigo, vincitore di uno spareggio a tre con lo stesso Lugano e il Grasshopper. Memorabile stagione, si diceva: sì, perché il 15 aprile 1968 Coduri e soci sconfissero in finale il Winterthur, compagine di categoria inferiore. Fu una partita assai difficile e durante la quale i Leoni mostrarono le cose migliori. Alla fine però la maggior qualità dei ticinesi fece la differenza. Un gran gol di Luttrop nel primo tempo aprì le danze. Ad inizio ripresa ci fu il sorprendente pareggio (ma sino ad un certo punto) di Dimmeler. E quando gli zurighesi stavano per prendere il sopravvento arrivò a dodici minuti dalla fine il gol del compianto Simonetto Simonetti. Dopo 37 anni il trofeo Sandoz tornava sulle rive del Ceresio. Festa grande!
15 aprile 1968
Lugano-Winterthur 2-1 Reti: 11. Luttrop 1-0; 46. Dimmeler 1-1; 78. Simonetti 2-1
Lugano: Prosperi, Egli, Coduri, Pullica, Indemini, Signorelli, Lusenti, Luttrop, Gottardi (47.Chiesa), Simonetti, Brenna Winterthur: Caravatti, Kehl, Havenith, Zigerlig, Fehr, Odermatt, Dimmeler, Meili, Rutschmann, Konietzka, Oettli (46. Schriber)Arbitro: Clematide 8Zollikofen) Spettatori: 31.000
Luttrop in panchina
I bianconeri, anche se devono rinunciare inizialmente a Otto Luttrop assente da tre settimane per infortunio, partono anche stavolta favoriti. In squadra giocano elementi dotati di classe e fantasia (uno su tutti Rolf Blättler, recentemente deceduto) e nelle ultime stagioni sono sempre stati fra i protagonisti del calcio nazionale. I servettiani sono retti dalla classe di Dörfel e Nemeth. Nel primo tempo il Lugano controlla il gioco ma non riesce mai a rendersi veramente pericoloso. Nella ripresa però cala il ritmo e i bianconeri vedono sfumare la loro superiorità: ne approfittano gli avversari per colpire in contropiede. Luttrop entrerà ad inizio ripresa, sullo 0-0.
12 aprile 1971
Servette-Lugano 2-0 Reti: 55. Desbiolles 2-0; 78. Marchi 2-0
Servette: Barlie, Martin, Guyot, Perroud, Wegmann, Marchi, Bosson, Nemeth (89. Heutschi), Dörfel, Desbiolles, Blanchoud (85. Pottier) Lugano:Prosperi, Lanfranconi, Coduri, Pullica, Berset, Dollmen (73. Roth), Boffi, Brenna, Tippelt (46. Luttrop), Blättler, Bernasconi Arbitro: Kamber (Zurigo) Spettatori: 37.500
MDD