BASILEA – Per il terzo anno consecutivo il Lugano è approdato alle semifinali di Coppa Svizzera (nei due anni precedenti è sempre riuscito a qualificarsi poi per l’atto conclusivo) e questa volta lo ha fatto andando a imporsi a Basilea al termine di una partita pazzesca. Una classica partita da Coppa. Sì perché nei primi 45’ i bianconeri hanno dominato in lungo e in largo, andando a bersaglio già al 5’ con Celar – su invenzione di Valenzuela – dopo non aver praticamente fatto mai toccare palla ai renani (in versione decisamente sperimentale) per poi raddoppiare con lo stesso attaccante sloveno. E poi? E poi il match è cambiato: gli ingressi i Veiga e di Barry da una parte e la sostituzione di Mai dall’altra hanno spostato gli equilibri e hanno dato vita a un’altra contesa.
Nel finale, nel giro di 2’, infatti proprio Barry ha firmato il pareggio – prima in seguito a una ripartenza nella quale Mahou non è riuscito a fare fallo su Frei e poi con un colpo di testa su cui Saipi avrebbe potuto fare di più – ma proprio in quel momento il Lugano ha mostrato testa, cuore e attributi. Insomma, di essere squadra. Sì perché nonostante il vento fosse cambiato, i ragazzi di Croci-Torti non hanno mollato, anzi hanno avuto anche l’occasione più grande durante i supplementari per fare loro la contesa, ma sono quantomeno riusciti a portare l’esito ai rigori.
Rigori che hanno sorriso a Sabbatini e compagni, in grado di realizzarne 4 su 4, mentre il Basilea… beh, i renani ne hanno falliti 2 su 5. Il primo, quello del capitano Fabian Frei, ricorda in maniera incredibile quello fallito da John Terry nella finale della Champions League 2008, quando il capitano del Chelsea aveva sui piedi il rigore decisivo per regalare la coppa dalle grandi orecchie ai Blues, ma scivolò al momento dell’impatto col pallone, spedendolo incredibilmente fuori, con Van der Sar già spiazzato, esattamente come avvenuto ieri sera in occasione del secondo rigore dei renani. A sancire definitivamente l’approdo in semifinale ci ha poi pensato Saipi che si è fatto beffe anche degli insulti e della curva renana, ipnotizzando Schmid, intercettando sulla sua destra il piattone sinistro del numero 31 del Basilea, esattamente come fece Van der Sar in quella finale di Champions, parando l’incrociato di Anelka e regalando, sotto il cielo di Mosca, la vittoria allo United.
Ora la stagione del Lugano sembrerebbe davvero lanciata: dopo la vittoria contro lo Zurigo, ecco il passaggio del turno ottenuto a Basilea. Contro Ginevra, Winterthur e Sion o YB, non sarà certo una passeggiata, ma il Lugano ha tutto per provare a tornare a Berna per giocarsi la coppa.