La piattaforma di pagamento Twint è diventata lo strumento prediletto dei truffatori in Svizzera, e negli ultimi mesi si sono moltiplicate le segnalazioni di truffe con questo metodo di pagamento sempre più popolare. L'emittente romanda RTS ha incontrato la vittima di una truffa che ha perso più di 2700 franchi. L'utente Twint, David Eggimann, lo scorso 24 gennaio si è svegliato e si è reso conto che durante la notte sul suo conto Twint erano state effettuate 14 transazioni per un totale di oltre 2700 franchi.
Come ha raccontato a RTS, la vittima stava cercando di vendere un oggetto su Facebook. Un acquirente lo contatta sostenendo che non gli è possibile pagare tramite Twint o tramite bonifico bancario. Il truffatore gli chiede quindi di installare l'applicazione PayPal e lo avverte che riceverà una telefonata per aiutarla a impostare il suo conto. Il truffatore, o uno dei suoi complici, finge di essere un dipendente dell'applicazione al telefono.
Con questa chiamata il truffatore ottiene informazioni che gli hanno permesso di accedere al conto Twint di Eggimann. La vittima assicura a di non aver mai trasmesso un codice né cliccato su un link che cederebbe l'accesso al suo conto Twint. Questa sicurezza, che secondo lui “non è affidabile”, deve essere rivista. Un algoritmo, ad esempio, dovrebbe allertare il titolare di un conto Twint chiedendo se è normale che vi siano più transazioni dello stesso importo.
Eggimann non è un caso isolato. Secondo la RTS, l'anno scorso nel solo Canton Vaud sono state vittime di truffe più di 900 persone. Secondo la polizia cantonale si tratta di un totale di quasi 700'000 franchi. Si può quindi supporre che a livello svizzero ci siano migliaia, se non decine di migliaia di vittime, a cui sono stati sottratti in totale diversi milioni di franchi.