LUGANO - Si chiude con una doppia sconfitta il weekend dei leventinesi. Dopo il kappaò interno contro i campioni svizzeri del Ginevra, ieri sera sono stati battuti anche dallo Zurigo (5-3), al termine di una partita che comunque li ha visti all’ altezza degli avversari per almeno un tempo e mezzo. Poi, sul parziale di 1-0 in suo favore (rete di Lilja), la squadra di Luca Cereda si è sciolta come neve al sole e nel giro di sei minuti, ha incassato ben 4 reti. Un secondo tempo fatale, insomma, anche se poi nel periodo conclusivo c'è stato un timido sussulto, che però è stato frustrato dalla rete di Grant in superiorità numerica a favore dei Lions. Quest’ ultimi hanno per altro giocato una partita di livello, con un costante possesso del disco e del gioco, ciò che ha creato non pochi problemi agli ospiti, che spesso e volentieri si sono salvati con fortuna e grazie alle parate di Juvonen.
I biancoblu, che hanno rinunciato a Dauphin per far spazio al portiere finnico, hanno comunque dimostrato di saper soffrire e giocare senza timori riverenziali, una conferma insomma delle peculiarità di questa squadra, sempre sul pezzo quando si tratta di tirar fuori gli attributi. Insomma: tanta resilienza al cospetto di un avversario complessivamente superiore. Alla fine una sconfitta che può starci ma che andrà metabolizzata subito perché adesso si entra nella settimana del terzo derby stagionale. E alla Corner Arena, come si dice in questi casi, servirà una prova di qualità. Migliore di quella offerta ieri a Zurigo.
Una Cornèr Arena divenuta indigesta per il Lugano giovedì sera, caduto a sorpresa contro il Langnau. Non è bastata la solita prima linea (con le reti che portano le firme proprio di Carr e Turkauf) ai ragazzi di Gianinazzi, fermati da una rete annullata nel finale ad Alatalo e da una serata non esattamente all’altezza e brillante che è costata caro… carissimo a una squadra che dopo i tre successi filati ottenuti contro Kloten, Ginevra e Davos a cavallo della pausa per la Nazionale, non riesce proprio a trovare quel bandolo della matassa che possa permetterle di infilare un nuovo filotto importante di vittorie.
La dimostrazione è arrivata venerdì a Berna, nella tana degli Orsi, dove i bianconeri, seppur in vantaggio col centro di LaLeggia e vicini al raddoppio ancora con Thurkauf in apertura di secondo periodo, sono sempre apparsi in balia delle giocate – seppur non limpidissime – dei padroni di casa che hanno avuto il merito di trovare le due reti che hanno ribaltato la contesa in pochissimi secondi nel tempo centrale. Da lì in poi, seppur con qualche difficoltà, il Lugano ha tentato di trovare la via della rete, ha avuto anche qualche occasione importante, ma il 3-1 del giovane Baumgartner ha fatto capire che l’aria non era esattamente positiva. Così il 3-2 del solito Thurkauf ha fatto solo da apripista al definitivo 4-2 bernese a porta vuota, che ha chiuso la contesa e ha costretto il Lugano a una nuova battuta d’arresto che lo fa scivolare troppo indietro in classifica
MDD