I richiedenti l’asilo respinti spesso possono rimanere in Svizzera per anni. Attualmente, sono più di 2'600 gli asilanti la cui domanda è stata respinta ma, ciononostante, non vogliono lasciare il territorio svizzero o non possono essere espulsi. Anche se la loro presenza sul territorio svizzero è illegale essi ricevono degli aiuti, chiamati “d'emergenza”.
Questi ultimi sono stati introdotti nel 2008 e secondo gli ultimi dati pubblicati alla fine del 2022, finora ne hanno fatto uso più di 68'000 persone per un costo di oltre 840 milioni di franchi. Di questi 68'000 pochi hanno fatto ritorno al loro paese, e gran parte è andata all'estero o è scomparsa nella clandestinità.
Dei 2'600 richiedenti respinti tutt'ora in Svizzera, spesso non è possibile il rimpatrio forzato verso altri Paesi perché questi non li accettano.
Con gli aiuti di emergenza, i migranti ricevono denaro che deve coprire solo i bisogni esistenziali. L’aiuto d’urgenza viene versato in modo diverso a seconda dei Cantoni. In Argovia i richiedenti l'asilo respinti ricevono un'indennità di 7,50 franchi al giorno, a Basilea Città 12,30 franchi. In molti Cantoni devono presentarsi una o due volte al giorno al centro d'asilo per un controllo e poter ricevere il denaro. Altri versano i soldi una volta alla settimana. Alcune Cantoni vietano l’uscita dal cantone o dal comune e in caso di infrazione rischiano la reclusione.
Sebbene nella maggior parte dei casi gli respinti non abbiano il diritto al lavoro, alcuni cantoni consentono loro di partecipare a programmi di occupazione. Nel Canton Svitto alcuni beneficiari dell'aiuto d'emergenza possono ad esempio lavorare nel bosco ma non possono ricevere uno stipendio.