Come riferisce il "Thurgauer Zeitung", l'episodio risale al marzo 2021 quando la vittima, un italiano allora 26enne, stava trascorrendo una serata con due amici in una vasca idromassaggio gonfiabile sul terrazzo. Poco dopo mezzanotte, improvvisamente davanti a loro è comparso uno sconosciuto, racconta l'italiano in tribunale. Dopo che l'imputato ha dato un pugno in faccia ai suoi amici, l'italiano ha cercato di afferrare l'uomo e spingerlo via. Voleva allora rifugiarsi in casa, ma il libanese lo ha pugnalato tre volte.
Le ferite riportate furono gravi: è stato necessario rianimare la vittima. Ha subito 15 operazioni e in diverse occasioni la sua vita è stata in pericolo. Quando in tribunale parla del suo stato di salute, scoppia in lacrime. Il suo fegato e i suoi reni hanno subito danni irreversibili, il suo campo visivo è ridotto. Senza contare che ora necessita di assistenza digestiva e intestinale e non gli è possibile continuare con il suo lavoro da camionista.
Anche l'autore del reato sostiene di rimpiangere quella serata e che la sua vita è rovinata. Il 46enne afferma di non ricordare il delitto a causa di un'”amnesia traumatica”. Si ricorda tuttavia che, la notte in questione, si svegliò più volte a causa del rumore.
Così ha deciso di lasciare il suo appartamento in direzione del rumore. Per precauzione ha portato con sé un coltello da cucina con una lama di 20 centimetri.
Afferma però di non aver colpito in volto i due amici. Avrebbe semplicemente spinto i due uomini. Secondo l'imputato l'italiano gli avrebbe dato due pugni in faccia e lo avrebbe strangolato. Non sa cosa è successo dopo. Si ricorda solo di quando ha estratto il coltello dal corpo della sua vittima prima di fuggire.
Per il Pubblico Ministero è chiaro che l'autore si è reso colpevole di tentato omicidio volontario. Mentre l'avvocato della vittima chiede un risarcimento per mancato guadagno di 29'800 franchi e un risarcimento per danni morali di 127'000 franchi l'avvocato difensore dell'imputato sostiene che l'accoltellamento è avvenuto durante una rissa. Si tratta quindi di lesioni personali colpose o, tutt'al più, di lesioni personali gravi, eventualmente intenzionali. Lunedì la Corte emetterà la sentenza.