GINEVRA – Una cosa in comune tra la sfida di ritorno di questa sera del playoff di Europa League tra Lugano e Royale Union Saint-Gilloise e il match dell’andata c’è: i bianconeri scenderanno in campo non tra le mura amiche (visto che si giocherà a Ginevra), esattamente come avvenne settimana scorsa, quando la partita si disputò al Lotto Park di Bruxelles e non al consueto Stade Joseph Marien, il vero stadio del club belga. La differenza sostanziale sta nel fatto che tra i due stadi di Bruxelles ci sono 4km di distanza, mentre per recarsi sulle rive del Lemano la truppa di Croci-Torti e i suoi tifosi dovranno fare tanta, tanta strada.
Lasciando da parte queste questione puramente statistiche e geografiche, e parlando di calcio, questa sera il Lugano è chiamato a una vera e propria impresa. Non tanto, e non solo, per la forza del club belga, quanto per le assenze che in un modo o nell’altro peseranno e non poco sul futuro europeo della formazione ticinese: senza i due primi portieri in rosa, con Steffen ai box, c’è poco da stare sereni e felici. Oltre a questo, sarà fondamentale che Sabbatini e compagni entrino in campo con meno timore reverenziale e con meno emozione rispetto a quanto avvenuto una settimana fa, quando l’impatto con la competizioni europea si fece sentire fin dalle prime battute.
Recuperare lo 0-2 dell’andata non sarà facile, ma i bianconeri – e su questo c’è da scommetterci – daranno il 100% e oltre per provare a rimettere in piedi una qualificazione che appare decisamente compromessa. Non bisognerà sbagliare praticamente nulla, sia in fase offensiva che in quella difensiva, bisognerà approcciare al match con la giusta determinazione ma nel contempo con cautela, con la giusta sfrontatezza ma nello stesso tempo col sangue freddo che queste partite richiedono. E se proprio l’impresa non dovesse riuscire, beh… c’è sempre una fase a gironi di Conference League che attende il Crus e i suoi ragazzi. E credeteci: non è cosa da poco.