BRUXELLES (Belgio) – Nulla è chiuso. Nulla è tramontato. Il sogno è ancora possibile. Giovedì prossimo a Ginevra, però, servirà la partita perfetta nella quale i timori e le paure dovranno essere messi da parte. Sì perché se il Lugano vuole disputare la prossima Europa League non dovrà avere timore dell’Union Saint-Gilloise e dovrà disputare un match a testa alta, all’attacco e con la giusta attitudine anche dalle parti di Saipi. Lo 0-2 incassato ieri a Bruxelles mette con le spalle al muro la truppa di Croci-Torti, ma il campo ha detto che i bianconeri possono giocarsela alla pari con la terza forza della Jupiler Pro League.
Però, e il però è di quelli importanti, Sabbatini e compagni dovranno mettere da parte la timidezza e le imprecisioni che al LottoPark di Bruxelles sono costate carissimo. Troppo libero Eckert dopo 8’ in occasione dell’1-0, troppo comodo per Tehro il colpo del 2-0 al 71’, mentre Steffen si ricorderà a lungo l’occasione sprecata che avrebbe potuto portare il Lugano in parità. Una parità anche assaporata per poco tempo in occasione delle rete annullata a Hajdari dal Var per un tocco di mano, una parità a lungo sognata sull’arco di un match ben giocato da entrambe le formazioni e piacevole da seguire.
Per fortuna non ci sarà tempo per piangersi addosso e per ripensare a quanto avvenuto in terra belga: giovedì è dietro l’angolo allo Stade de Genève servirà una prestazione da squadra vera, da squadra affiatata, da squadra affermata. Insomma: da squadra europea. Altrimenti… beh, altrimenti resterà in ogni caso la Conference League. Arrivare terzi lo scorso anno, insomma, è stata la miglior cosa che il Lugano potesse fare!