La delegazione russa all'ONU ha riciclato un vecchio cartello dell'UDC per criticare una presunta discriminazione di cittadini russi in Svizzera, oltre che la situazione dei diritti umani e della libertà d'espressione. In un messaggio pubblicato pubblicato una settimana fa sulla piattaforma Twitter, la delegazione russa critica la “discriminazione di cittadini russi in Svizzera” e il sovraffollamento delle carceri della Svizzera romanda (scritto “romanesque”), probabilmente in riferimento al carcere ginevrino di Champ-Dollon a Ginevra, la cui situazione oggetto di numerose critiche in passato.
Infine, la delegazione russa attacca le leggi svizzere che limiterebbero la libertà di espressione, senza peraltro essere più precisa al riguardo. Le tre critiche, riassunte in tre brevi frasi, sono accompagnate dalle famose pecore usate dall'UDC per la votazione sull'espulsione dei criminali stranieri nel 2009, anche se in questo caso non si capisce a cosa siano riferite.