LUGANO – Lo scorso 12 aprile 2022, un bidello di 66 anni di un istituto di Roma fu protagonista di un gesto inappropriato nei confronti di una studentessa 17enne: le palpeggiò i glutei mentre saliva le scale. L’atto durò per alcuni secondi (tra i 5 e i 10), motivo per il quale l’uomo è stato assolto dall’accusa di violenza sessuale. Tale decisione ha portato alla diffusione del trend sui social “Per 10 secondi non è reato”, con l’intento di suscitare una riflessione sulla definizione di molestia. La giovane vittima di questo episodio ha raccontato di aver sentito qualcuno abbassarle i pantaloni e subito dopo una mano che si infila negli slip per toccarle i glutei. Al bidello però non è stata attribuita l’intenzione di molestare la giovane a causa della brevità dell’episodio.
“La rapidità dell’azione, senza insistenza nel toccamento, che può essere considerata quasi uno sfioramento, non permette di configurare l’intento libidinoso o di concupiscenza generalmente richiesto dalla norma penale”, sono state le parole dei giudici. Stando al bidello, inoltre, il tutto sarebbe avvenuto per “sbaglio”, senza l’intenzione di molestare o creare disagio alla studentessa minorenne. Appresa la notizia, molti giovani online hanno iniziato a condividere video in cui toccavano il proprio corpo e cronometravano 10”, il tempo che il bidello avrebbe impiegato per toccare la giovane vittima.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di sottolineare che, indipendentemente dalla breve durata, quando qualcuno tocca un corpo senza il consenso dell’altra persona, si tratta di un atto di violenza. In breve tempo, l’hashtag #10secondi è diventato virale.