Sport, 13 luglio 2023

“Un tecnico autorevole. Ma potrebbe non bastare”

Secondo Zico, il nuovo CT brasiliano Ancelotti è comunque una buona scelta

LUGANO - Dunque dal prossimo anno Carlo Ancelotti sarà il nuovo allenatore del Brasile. Una scelta che è stata accolta positivamente nel paese sudamericano, anche se non sono mancate le voci contrarie. Una su tutte quella del presidente della Repubblica Inacio Lula da Silva, che ha invece perorato la causa di Fernando Diniz, allenatore senza esperienza internazionale del Fluminense. Le motivazioni dell’ex sindacalista non sono però chiare: sembra che dietro alle sue parole ci sia una sorta di patriottismo calcistico: perché non uno dei nostri, insomma?


Si è detto per contro favorevole Arthur Antunes Coimbra, il grande Zico, che già in tempi non sospetti aveva difeso la candidatura dell’italiano. “Lo ritengo un allenatore competente, pacato e umano: ciò che serve alla nostra nazionale”, ha dichiarato ai microfoni di 'Fox TV' subito dopo la notizia del passaggio dal 2024 di Carletto al Brasile. Qui di seguito vi riportiamo alcune dichiarazioni rilasciate alla emittente sportiva americana. 


Zico, contento della scelta della CBF?
Sì. Del resto già lo scorso inverno mi ero detto favorevole quando erano uscite le prime voci su un suo possibile ingaggio. In Brasile ci sono dei buoni tecnici, su questo non ho dubbi, ma lui è il top, o meglio: uno dei top con Guardiola o Klopp. Prendere un tecnico di grosso calibro è anche una operazione di immagine non da poco. E il Brasile ne ha davvero bisogno.


Vale a dire?
Non dimentichiamoci che la nostra nazionale non vince un Mondiale dal 2002, oltre 20 anni e che dal 2014 non giunge almeno in semifinale. Abbiamo bisogno di certezze e di una autorevole guida. In questo senso Ancelotti rappresenta il massimo. I risultati parlano per lui. Ma anche la sua persona è una garanzia: il tecnico italiano è molto amato dai suoi giocatori. Avete visto cosa ha detto di lui recentemente Vinicius del Real Madrid? Il nostro attaccante ne ha tessuto le lodi, incondizionatamente.


Un buon affare, insomma.
Per tutti: per la nostra federazione, per il calcio brasiliano, che potrebbe tornare a vincere e per lo stesso Ancelotti. Ha vinto tutto in carriera, o quasi. Gli manca soltanto il Mondiale. Se dovesse
alzare al cielo il massimo trofeo internazionale, beh, allora diventerebbe il numero 1 di tutti i tempi.


Qualcuno ha parlato di problemi di comunicazione per il fatto che non parla il portoghese.
Carlo si esprime perfettamente in spagnolo e nel Real Madrid ha alcuni giocatori brasiliani. Quindi nessuna difficoltà.


Ancelotti da solo però non vince le partite.
Esatto. Carlo potrebbe non bastare se il gruppo e i giocatori non sapranno assecondarlo. Se prevarranno, insomma, le individualità. I successi arrivano soltanto se tutti remano dalla stessa parte. E il discorso concerne soprattutto Neymar, che dovrà cambiare atteggiamento. Perchè il nuovo CT non si farà problemi ad escluderlo.


Ancelotti inizierà con le eliminatorie mondiali.
Un test importante. Anche perché la qualificazione dei giganti del Sudamerica (Brasile e Argentina) non è così scontata. Ma Ancelotti non si farà di certo sorprendere. Conosce il calcio del pianeta come pochi altri. Le sue competenze sono indiscutibili.


In Brasile sembra non ci fossero grandi nomi.
In Brasile ci sono bravi allenatori ma pochi con una esperienza internazionale come Ancelotti. Diniz e Dorival sono i nomi più altisonanti. Ma entrambi non mi sembrano ancora pronti per dirigere la Seleçao che, vorrei ricordarlo, è una squadra fra le più difficili da allenare. La scelta di Carlo Ancelotti è dunque azzeccata.


Lei lo conosce?
Mi è capitato di incontrarlo a qualche festa del calcio ma il nostro rapporto è piuttosto formale. Mi ricordo di lui quando eravamo avversari nel campionato italiano. Anni Ottanta: lui Roma io Udinese. Una vita fa. Grande calcio, grandi interpreti.

MDD

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