NEW YORK (USA) – Madonna ha rischiato davvero di morire e a riportarla in vita è stata un’iniezione di Narcan. Emergono nuovi dettagli sul malore della cantante dello scorso 24 giugno, quando venne ritrovata priva di sensi in casa, a Manhattan, a causa di un’infezione batterica. A raccontare i dettagli è stata una fonte che ha ‘spifferato’ il tutto a ‘Radar Online’.
“Il contatto con la morte di Madonna è stato molto peggiore di quanto si potesse immaginare – scrive il sito – La cantante è stata salvata in extremis. Quando la regina del pop è stata trovata incosciente, coloro che hanno scoperto il suo corpo privo di sensi sono stati costretti a somministrarle immediatamente un’iniezione di Narcan. Tale farmaco è comunemente tenuto nei kit medici dei personaggi famosi, è considerato utile per aumentare la pressione sanguigna nella gestione dello shock settico, una condizione pericolosa per la vita che si verifica quando la pressione scende a un livello pericolosamente basso. Abbiamo contattato la portavoce di Madonna, ma non ha voluto commentare”.
A casa dell’artista 64enne è arrivata la polizia, ma non si è capito se a farle la puntura siano stati gli agenti o i medici. La situazione, in ogni caso, riporta alla mente la morte di Michael Jackson. Soltanto dopo si scopri che il cantante si iniettava dosi di Narcan per combattere la sua dipendenza dalle droghe. Il Narcan, infatti, è una molecola di sintesi antagonista degli stupefacenti, derivata dall’ossimorfone. È un antagonista puro degli stupefacenti naturali e sintetici: non possiede proprietà agonistiche o morfino-simili – come gli altri antagonisti degli stupefacenti – ma serve per calmare le crisi respiratorie o affrontare lo shock settico che deriva da un’infezione.